Gli effetti di Chernobyl sulla flora locale
Dopo più di venti anni dall’incidente nucleare a Chernobyl, gli scienziati si sono chiesti come l’ambiente abbia reagito al fallout. In particolare i ricercatori della Slovak Academy of Sciences, si sono concentrati sulle specie vegetali paragonando esemplari limitrofi all’impianto con altri distanti 100 km in suoli non contaminati.
Studi sulla soia hanno mostrato come le piante cresciute in suoli contaminate si siano evolute, producendo nei semi, proteine e tessuti capaci di resistere a metalli pesanti e radiazioni. La proteina era già nota da tempo e viene utilizzata per tamponare gli effetti delle radiazioni nel sangue umano.
L’interesse per lo studio nasce anche per selezionare piante adattate a vivere in zone radioattive per i futuri viaggi nello spazio. Curioso notare come tutto sia già scritto nel codice genetico, come se i viventi ne avessero già passate così tante e tenessero memoria delle esperienze. Lo ammetto, è una visione un po’ romantica dell’evoluzione, ma che volete, sarà la primavera.
Via | Journal of Proteom Reseach
Foto | Carl Montgomery