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Negazionismo climatico all’italiana. L’effetto serra, i combustibili fossili e l’anidride carbonica

4 marzo 2009 0 commenti

Co2Toh, chi si rivede! Il negazionismo climatico all’italiana. Il mondo va da tutt’altra parte: la storica svolta di Obama negli Usa, con una politica che finalmente cerca di ridurre le emissioni di gas serra nell’atmosfera.

In Italia, invece, sono in gran spolvero i paladini del negazionismo climatico. Magari non negano neanche che il clima stia cambiando (e chi potrebbe farlo?), ma dicono che è la natura, non l’anidride carbonica entrata nell’atmosfera a causa delle attività umane.

Zichichi e Battaglia l’hanno sostenuto ieri durante un convegno patrocinato da Forza Italia.

Ebbene, ho cercato di mettere insieme un paio di cosette sull’anidride carbonica. Un paio di cosette proprio così, alla buona. Ed ecco cosa ho trovato.

Dunque, innanzitutto l’anidride carbonica. Dall’Ottocento si sa che è un “gas serra”, che cioè fa aumentare la temperatura. Come? E’ una sorta di filtro a senso unico. Lascia che la Terra riceva il calore del sole ma poi lo trattiene nell’atmosfera. E questo mi pare pacifico e assodato.

Punto secondo, a causa delle attività umane entra nell’atmosfera dell’anidride carbonica. Si tratta dei combustibili fossili: petrolio, carbone, gas naturale. Si bruciano alla grande a partire dalla Rivoluzione industriale.

Bruciare una tonnellata di petrolio genera 3,09 tonnellate di anidride carbonica. Una tonnellata di gas naturale genera 2,75 tonnellate di anidride carbonica. Una tonnellata di carbone, da 1,4 a 2,5 tonnellate di anidride carbonica.

I combustibili fossili si sono formati a partire dal materiale organico. L’anidride carbonica si genera di lì. E’ roba rimasta sepolta nelle viscere della Terra per intere ere geologiche e che ora torna, come dire?, in circolazione.

Ebbene, si calcola che a partire dalla Rivoluzione Industriale e fino al 2004 l’uso di combustibili fossili abbia immesso nell’atmosfera 1146 Giga tonnellate di anidride carbonica. Questo ha fatto aumentare la concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera di circa 143 parti per milione.

Le 143 parti per milione, sommate alle 277 parti per milione circa che rappresentano la concentrazione dell’anidride carbonica prima della rivoluzione industriale farebbero 420 parti per milione.

Farebbero. La vegetazione e gli oceani hanno assorbito una parte di questa anidride carbonica. La sua concentrazione nell’atmosfera nel 2004 era pari a 377 parti per milione. Un anno fa l’anidride carbonica nell’atmosfera era pari a 386 parti parti per milione.

E poi ho un sassolino nella scarpa, e qui me lo tolgo. I negazionisti climatici sono sempre in gran spolvero laddove ci sono Governi conservatori. Era così nell’America di Bush, è così, ahimè, nell’Italia di Berlusconi.

Perchè? Perchè se l’uomo non c’entrasse niente col riscaldamento globale, si potrebbe tranquillamente andare avanti all’infinito con l’attuale modello di società e di sviluppo. Nel quale loro - solo loro, credo - si trovano evidentemente bene.

So benissimo che questo non c’entra niente con l’effetto serra e le parti per milione. Anzi spesso inquina il dibattito scientifico che dovrebbe rimanere in un Olimpo al di sopra delle miserie umane.

Non c’entra niente, ma contestualizza e spiega. Spiega perchè il negazionismo climatico all’italiana sia venuto fuori ieri, durante la conferenza “Cambiamenti climatici e ambiente politico” organizzata dalla rivista “21mo Secolo” e patrocinata dal dipartimento ambiente e da quello dell’energia di Forza Italia.

Su Ansa negazionismo climatico all’italiana

Su Eco Alfabeta l’effetto serra, i combustibili fossili e l’anidride carbonica

Da Lifegate un approfondimento su anidride carbonica ed effetto serra

Dal blog di Aspo Italia l’effetto serra

Dal blog di Aspo Italia il riscaldamento globale

Foto da Flickr

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