Gli Stati Uniti vogliono usare “rocce spugna” per assorbire anidride carbonica dall’atmosfera
Altra idea di geoingegneria. Viene dagli Stati Uniti: si tratterebbe di usare la tecnologia per rimediare alle alterazioni che le attività umane causano al clima.
Si vogliono usare determinate rocce in grado di assorbire dall’atmosfera l’anidride carbonica, il principale gas dell’effetto serra. Il processo in natura è molto lento. Ma l’uomo potrebbe, come dire?, forzare la mano.
Studiosi della Columbia University e del Servizio geologico nazionale hanno individuato in tutti gli Stati Uniti 15.500 chilometri quadrati di “rocce spugna”.
Esse contengono minerali che reagiscono con l’anidride carbonica. E’ il processo di carbonatazione: l’anidride carbonica gassosa diventa carbonato di calcio solido.
Solo che il processo è molto lento. Ci vogliono centinaia di anni perchè queste rocce assorbano una quantità significativa di anidride carbonica. Secondo gli scienziati americani, però, il processo può essere accelerato sciogliendo l’anidride carbonica nell’acqua ed iniettandola nelle rocce.
Dicono che, adottando questa tecnica, gli Stati Uniti avrebbero “rocce spugna” sufficienti per assorbire l’anidride carbonica prodotta da 500 anni di attività umane.
Non ho trovato informazioni, però, sulla quantità di energia necessaria per compiere questo processo. Energia che, allo stato attuale dei fatti, viene prodotta perlopiù da fonti fossili, con il conseguente rilascio di anidride carbonica nell’atmosfera.
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