L’impronta ecologica della Coca Cola
Dopo l’impronta ecologica del succo d’arancia nel tetrapack, ieri è stata resa nota quella della Coca Cola. O almeno, della Coca Cola venduta in Inghilterra.
La compagnia ha fatto calcolare da Carbon Trust - un ente governativo e quindi, si suppone, al di sopra delle parti - le emissioni di anidride carbonica, il principale gas dell’effetto serra e dei cambiamenti climatici, connesse con l’intero ciclo produttivo della bevanda. Ed ecco i risultati.
L’indagine di Carbon trust ha concluso che una lattina di Coca Cola da 330 ml venduta in Inghilterra comporta l’emissione nell’atmosfera di 170 grammi di anidride carbonica.
Una lattina di “Diet Coke” o “Coke Zero”, 150 grammi. Una bottiglietta di Coca Cola sempre da 330 ml, 360 grammi. Bottiglia di Coca Cola in plastica da due litri, 500 grammi. Bottiglia in plastica da mezzo litro, 240 grammi.
Attenzione. Qui si calcolano solo le emissioni di anidride carbonica. Una valutazione più completa secondo me dovrebbe tener conto dell’impatto che le multinazionali delle bibite hanno sullo sfruttamento delle riserve d’acqua dolce. Ma è un altro paio di maniche.
Comunque, il calcolo delle emissioni di anidride carbonica effettuato da Carbon Trust ha considerato gli ingredienti necessari per preparare la bibita, la produzione e l’imbottigliamento, la distribuzione e la vendita. E infine, lo smaltimento della bottiglia vuota o della lattina.
Il 30-70% delle emissioni, ha detto Carbon Trust, è legato alle confezioni: ci sono margini di miglioramento legati al riciclaggio di bottigliette e lattine. E ancor più ampi margini di miglioramento a bere semplicemente l’acqua del rubinetto…
Il comunicato stampa l’impronta ecologica della Coca Cola
Da Coca Cola Uk le emissioni di anidride carbonica legate a bottiglie e lattine di coca Cola
Carbon Trust
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