Jane Goodall: la Cina sta saccheggiando l’Africa per uscire dalla crisi economica
La Cina sta saccheggiando l’Africa nella disperata ricerca di risorse naturali, legno e minerali per uscire dalla crisi e far ripartire l’economia. Le conseguenze sono la deforestazione e la distruzione di ambienti naturali cruciali per la sopravvivenza della fauna.
L’avvertimento viene da Jane Goodall, la scienziata inglese nota soprattutto per le ricerche sulla vita sociale degli scimpanzè. E’ il secondo allarme di questo tipo che sento: qualche mese fa si era parlato dei Paesi ricchi che, per garantirsi il loro tenore di vita anche in futuro, acquistano terreno coltivabile nei Paesi poveri e affamati.
Secondo Jane Goodall, la Cina ha praticamente quasi esaurito le sue riserve di legname e minerali. Così si rivolge all’Africa, e offre grosse somme di denaro per costruire strade e dighe in cambio di concessioni per sfruttare foreste, miniere e giacimenti petroliferi.
Ancora secondo Goodall, la Cina ha molti affari in corso nel Congo Brazzaville e nella Repubblica Democratica del Congo, due Paesi dove la deforestazione e la pressione delle attività umane hanno decimato i primati.
Sostiene che è importante lavorare in stretto legame con i Governi e le amministrazioni per espandere progetti di conservazione della natura basati sul coinvolgimento delle comunità locali e per respingere le offerte della Cina.
Jane Goodall ha espresso questi concetti in un discorso a Washington alla Camera dei Rappresentanti. Può essere letto come un grido di aiuto che viene sia dalle grandi scimmie sia dalle organizzazioni che lavorano per proteggerle.
Infatti Goodall è convinta che gli sforzi per conservare la natura potrebbero andare a rotoli nei prossimi anni a causa della crisi economica. Perchè se talvolta la recessione è ambientalista, talvolta accade anche l’esatto contrario.
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