La Fao: combattere la crisi creando posti di lavoro nella gestione sostenibile del territorio
Il mondo si riempie di disoccupati, e mentre il Governo italiano pensa che la ricetta per far ripartire l’economia sia il cemento la Fao, l’organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura dell’Onu, va nella direzione diametralmente opposta.
La strada per uscire dalla crisi è verde, dice la Fao. E’ attesa per la settimana prossima la pubblicazione di un rapporto secondo il quale in questo modo nel mondo potrebbero essere creati almeno 10 milioni di nuovi posti di lavoro.
Secondo la Fao, i 10 milioni di posti di lavoro deriverebbero da una gestione sostenibile delle foreste e del territorio che porterebbe benefici all’uomo e all’ambiente.
Secondo le anticipazioni, il rapporto non menzionerà alcun Paese. Non sarà diretto esplicitamente a questo o quello Stato. E’ semplicemente indirizzato ai Paesi afflitti da disoccupazione rurale e degrado del territorio.
Sento già l’obiezione: in Italia non ci sono nè foreste nè disoccupazione rurale. Vero, ma c’è comunque disoccupazione e il territorio è disastrato: cemento, rifiuti abbandonati in giro, canali di scolo delle acque intasati, piccoli corsi d’acqua soffocati dai rovi, terrazzamenti delle montagne crollati.
E poi ci lamentiamo perchè mezza Italia frana e sei gocce di pioggia diventano un’alluvione.
La ricetta della Fao contro la disoccupazione e la crisi economica è appunto l’attenta gestione del territorio e anche delle foreste, sorvegliando che lo sfruttamento del legname avvenga in modo sostenibile.
Altro che ponte di Messina. Ripulire boscaglie, riparare muretti a secco e sentieri, liberare pascoli soffocati dai rovi. Forse sono proprio questi i lavori del futuro. Vi piacerebbe farli?
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