Catena di blog per una svolta verde. Un pacchetto per l’ambiente da sottoporre ai parlamentari
Mi associo alla linea del blog ilKuda: una catena di blog per una svolta verde e per elaborare un pacchetto a favore dell’ambiente da sottoporre ai parlamentari.
Non è sufficiente limitarsi a cercare faticosamente di conservare i risultati (non proprio esaltanti) che la difesa dell’ambiente ha ottenuto in passato.
Di fronte a questo Governo che va in direzione diametralmente opposta rispetto alla svolta verde di Obama e ne combina di tutti i colori, dal piano casa che significa più cemento per tutti alla militarizzazione dei siti delle future centrali nucleari, è il momento di passare alle proposte. Ecco come, ecco cosa.
IlKuda propone di elaborare un pacchetto blog-ambiente da sottoporre ai parlamentari contro il suicidio energetico e nucleare, nella speranza che le portino in aula.
La “piattaforma” da cui partire per mettere a punto le proposte, così come la tratteggia ilKuda, è composta da molti punti. Ve li elenco, e poi dirò su quale vorrei fare dei distinguo e quale, a mio avviso, dovrebbe essere aggiunto.
Dunque, in estrema sintesi. La cosa più importante è investire nelle fonti rinnovabili i soldi destinati al nucleare, alle centrali energetiche alimentate da fonti non rinnovabili e agli inceneritori.
Ma non solo. Eliminare l’Ici che ora grava sugli impianti fotovoltaici; riportare su 10 anni, anzichè su 5, le detrazioni irpef per l’efficienza energetica; recuperare l’olio fritto per farne biodiesel; obbligare i Comuni a rendere pubblica la loro bolletta energetica, affinchè si possa verificare se anno dopo anno risparmiano.
Ancora. Istituire forme di credito per chi vuole investire in eco tecnologie; sbloccare la raccolta dei rifiuti elettronici; agevolare gli spostamenti in bicicletta; ridurre l’uso di batterie usa e getta; aiutare la raccolta differenziata mettendo simboli chiari su ogni confezione, così da evitare confusioni.
Su un punto, dicevo, vorrei fare dei distinguo. IlKuda propone di eliminare il divieto di commercializzare liberamente il biodiesel. Dei biocarburanti, lo sapete, non sono così amica. I biocarburanti ricavati da colture alimentari come il mais tolgono il cibo agli uomini e fanno rincarare gli alimentari.
Diverso il discorso per i biocarburanti derivati da scarti o da colture cresciute su terreni troppo inquinati per coltivarvi il cibo: la Campania avvelenata dagli sversamenti abusivi, ahimè, potrebbe essere terra di biocarburanti.
Però vorrei aggiungere una cosa all’elenco. Va benissimo agevolare la raccolta differenziata, ma sono convinta che il problema dei rifiuti si risolve eliminando il più possibile i rifiuti.
Nel pacchetto-ambiente da sottoporre ai parlamentari aggiungerei la diffusione spinta dei prodotti alla spina e del vuoto a rendere.
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