La natura a Chernobyl. Si è ridotto il numero di animali nella zona contaminata dalle radiazioni
Altro che tripudio di vita selvaggia in un’area abbandonata dagli uomini. Uno studio appena pubblicato su Biology Letters ha censito gli animali che abitano nella zona contaminata dalle radiazioni attorno al reattore nucleare di Chernobyl, esploso nel 1986.
L’Ucraina ha trasformato quel territorio in una riserva naturale con lupi, bisonti e orsi. Ma quasi un quarto di secolo dopo l’incidente nucleare gli animali sono davvero più numerosi di un tempo? No, niente affatto, affermano gli scienziatii.
Finora si erano studiati solo gli effetti negativi delle radiazioni sugli uccelli che vivono nell’area abbandonata e vietata alle attività umane attorno a Chernobyl. Ora i ricercatori hanno esteso l’attenzione soprattutto agli insetti e agli altri invertebrati.
Hanno contato le specie presenti in un metro quadrato di terreno contaminato, confrontandole con quelle riscontrate in un analogo metro quadrato ma in una zona meno contaminata.
Risultato: nelle aree contaminate ci sono meno cavallette, ragni, imenotteri, libellule. L’abbondanza della vita si riduce dove ci sono più radiazioni.
Sempre nelle zone più contaminate, inoltre, aumenta il numero di animali deformi, scoloriti o con arti striminziti.
Su Biology Letters la natura attorno a Chernobyl. Si è ridotto il numero di animali nella zona contaminata dalle radiazioni
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