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Abbiamo evitato il disastro. I calcoli della Nasa sul “buco dell’ozono”

20 marzo 2009 0 commenti

ozonoUn raro esempio di buona notizia sulla crisi ambientale: abbiamo evitato il disastro a proposito del “buco dell’ozono”.

Non è che l’ozono stratosferico goda di poi così ottima salute, ma uno scienziato della Nasa, Paul Newman (sì, proprio come l’attore) ha appena calcolato cosa sarebbe successo se a fine Anni 80 non fossero stati messi al bando i gas che “bucano l’ozono”.

Se avessimo continuato a danneggiare l’ozono stratosferico con i ritmi degli Anni 80, dice Newman, esso sarebbe completamente sparito entro il 2065. E in questo 2009 i danni sarebbero stati evidenti ed enormi.

L’ozono stratosferico “filtra” i dannosi raggi ultravioletti del sole. Già ora, secondo i calcoli di Newman, alle medie latitudini i raggi ultravioletti sarebbero aumentati di 6 volte. Significa che la pelle si sarebbe scottata dopo appena cinque minuti di esposizione al sole estivo.

Come se non bastasse, siccome i gas che “bucano l’ozono” hanno anche un potente effetto serra, le temperature medie sarebbero aumentate di 4 gradi.

Tutto questo non è successo perchè, dopo l’allarme lanciato dagli scienziati negli Anni 70, nel 1987 è stato firmato il Protocollo di Montreal, cui hanno aderito 193 Paesi.

Il protocollo impegnava alla progressiva messa al bando dei gas che distruggono l’ozono, come i cfc, i clorofluorocarburi che si usavano negli impianti di refrigerazione.

Dunque le catastrofi ecologiche possono essere evitate grazie all’impegno della comunità internazionale. Adesso bisogna affrontare l’effetto serra dovuto alle emissioni di gas come l’anidride carbonica. Yes, we can: il caso dell’ozono insegna.

Da SF Gate abbiamo evitato il disastro. I calcoli della Nasa sul “buco dell’ozono”

Sul sito della Nasa la simulazione: cosa sarebbe accaduto se non avessimo protetto l’ozono stratosferico

Foto Nasa

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