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Lago di Paola. Abusi edilizi e un cantiere per costruire yacht nel Parco Nazionale del Circeo

25 marzo 2009 0 commenti

lago di paolaMancavano ancora le vicende legate agli abusi edilizi sulle sponde del lago di Paola per completare il quadro disastroso del Parco Nazionale del Circeo che ho descritto nelle settimane scorse.

Lo faccio ora prendendo spunto da un’inchiesta di Ecoradio, che ha raccolto le sollecitazioni nostre e di alcuni nostri lettori in merito a queste tristi vicende. Il succo: lungo il lago di Paola - collegato al mare dal Canale Romano - ci sono una darsena abusiva per centinaia di imbarcazioni a motore, un ristorante, capannoni, pontili, una fabbrica di yacht . A motore, ovviamente. In un parco nazionale.

Io non riesco a capacitarmi di come tutto ciò possa accadere in un parco nazionale. L’ho già detto: se costruissi anche solo un pollaio abusivo, me lo farebbero demolire in tre giorni. Al Circeo le cose vanno diversamente. Ne ho parlato col presidente del Parco, Gaetano Benedetto.

Presidente, ma possibile che da più di vent’anni esista una darsena abusiva in un lago che fa parte di un Parco nazionale? E che vi possano entrare le barche a motore…

La darsena fu autorizzata solo nell’85-86, nel punto in cui il Canale Romano sbocca nel lago. Doveva servire come attracco per le barche di coloro che possiedono una villa affacciata sul lago. Poi è rimasta.

Dall’85 nessuno che abbia mosso un dito?

Ci sono state 27 notizie di reato per interventi relativi ad ampliamenti della darsena ed abusi edilizi nelle vicinanze. Queste 27 notizie di reato hanno portato all’apertura di 10 procedimenti penali. Quattro sono decaduti per morte dell’imputato. Due sono decaduti per prescrizione. Ne restano quattro pendenti.

E gli abusi edilizi restano sono ancora lì…

In alcuni casi c’è stato un parzialissimo ripristino della situazione precedente. Ci sono ordini di abbattimento non realizzati, e in generale una situazione di stallo.

E sul lago si affaccia un cantiere navale che sforna yacht a motore…

Sul lago una volta c’era l’azienda Posillipo, sostenuta con fondi pubblici, che costruiva piccoli motoscafi. Poi ha cessato l’attività ed è stata acquisita dall’imprenditore Rizzardi, che ha cominciato a costruire yacht di 35-38 metri pensando di metterli in mare con un allargamento del Canale Romano.

Un canale che risale ai tempi di Nerone.

Appunto. Dietro tutto questo si nasconde il progetto di rendere navigabile il Canale Romano. Però gli yacht Rizzardi non sono stati messi in mare attraverso il Canale Romano. Li hanno portati fuori via terra, con un carrello.

E continuano a costruire yacht in questa situazione, come dire, anomala?

Che io sappia, ora sono in produzione tre yacht da 10-12 milioni di euro l’uno, e altri due più piccoli. Non ho notizie dirette, sto a quel che si dice.

Ascolta l’inchiesta di Ecoradio sul Circeo

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