La mozione di Dell’Utri e Poli Bortone. Il Pdl vuole abolire l’effetto serra con voto parlamentare
Pensano di poter abolire l’effetto serra per risoluzione del Parlamento italiano. Domani, giovedì, è all’ordine del giorno del Senato una mozione con cui vari esponenti del Pdl, fra cui Dell’Utri e Poli Bortone, sostengono in sostanza che i cambiamenti climatici causati dall’azione umana non esistono. E che dobbiamo regolarci di conseguenza.
Devono aver letto gli articoli di giornale, in gennaio, secondo i quali l’estensione dei ghiacci artici sarebbe tornata quella di trent’anni fa. Trattavasi di gran balla, per inciso. Ma veniamo ai capisaldi del loro pensiero.
Ve li riassumo così: per quel che vedo io, tentano (pateticamente, a mio avviso) di evitare che il Governo paghi la pesantissima multa per il mancato adempimento degli obblighi connessi al Protocollo di Kyoto.
Il Protocollo di Kyoto è quello che obbliga i Paesi aderenti, fra cui l’Italia, a diminuire le emissioni di anidride carbonica, il principale gas dell’effetto serra.
Siccome l’Italia in questo campo brilla per, diciamo, distrazione le tocca una multa che in questo momento è pari all’incirca a un miliardo 650 milioni di euro.
Allora - è sempre ovviamente la mia lettura - tanto vale negare. Fare come lo struzzo, e mettere la testa sotto la sabbia per voto parlamentare.
Questo, oltretutto, consentirebbe di andare avanti con il modello di sviluppo che piace a loro: tutto fa Pil, non importa se inquina e rovina il pianeta. Basta che l’industria non sia costretta ad investire per rinnovarsi e ridurre il suo impatto ambientale.
Come se i profitti degli industriali ricadessero giù a rendere florida tutta la piramide economica e sociale. E’ una gran balla esattamente come quella dei ghiacci artici che hanno ritrovato i passati splendori.
Gli onorevoli che vorrebbero abolire l’effetto serra per risoluzione del Parlamento italiano si aggrappano ad una corrente decisamente minoritaria fra gli scienziati. I negazionisti, appunto.
Quelli secondo il quale basta dire che il 2008 è stato l’anno più freddo del secolo per asserire che i cambiamenti climatici non esistono (per inciso, il 2008 è stato anche il decimo anno più caldo di sempre). Quelli che, semmai i cambiamenti climatici siano avvenuti, non sono legati all’emissione di anidride carbonica causata dalle attività umane.
E’ noto dall’Ottocento che l’anidride carbonica “intrappola” nell’atmosfera il calore del sole. Se gli onorevoli vogliono, possono compulsare uno schemino chiaro chiaro sul sito della Nasa dedicato ai cambiamenti climatici. E’ altrettanto assodato che bruciando combustibili fossili - carbone, petrolio, gas naturale - entra anidride carbonica nell’atmosfera.
Bruciare una tonnellata di petrolio genera 3,09 tonnellate di anidride carbonica. Una tonnellata di gas naturale genera 2,75 tonnellate di anidride carbonica. Una tonnellata di carbone, da 1,4 a 2,5 tonnellate di anidride carbonica.
Ebbene, si calcola che a partire dalla Rivoluzione Industriale e fino al 2004 l’uso di combustibili fossili abbia immesso nell’atmosfera 1146 Giga tonnellate di anidride carbonica. Parallelamente la concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera è aumentata di circa 143 parti per milione.
Gli onorevoli che all’effetto serra preferiscono l’effetto struzzo badano alle conseguenze concrete, tangibili e pecuniarie della sabbiatura. Dunque chiedono che l’Italia continui a battersi contro le misure europee salvaclima e si adoperi per una revisione del Protocollo di Kyoto. Col che la megamulta di cui sopra e gli investimenti necessari per ridurre le emissioni di anidride carbonica si scioglierebbero come beve al sole.
Ora i Paesi che si fanno paladini del negazionismo climatico rischiano l’isolamento internazionale. Infatti Obama ha capito che bisogna agire in fretta contro l’effetto serra e mettere a punto un modello produttivo più rispettoso dell’ambiente.
Agli onorevoli di cui sopra, invece, il modello produttivo attuale sta bene. Ci sguazzano, e ci raccontano la balla che il loro grasso cola giù per la piramide sociale.
Dal sito del Senato la mozione di Dell’Utri e Poli Bortone. Il Pdl vuole abolire l’effetto serra con voto parlamentare
Un articolo di Repubblica: la mozione del Pdl contro effetto serra, protocollo di Kyoto, misure europee salvaclima
Sul sito di Kyoto Club, la cifra aggiornata della multa dovuta dall’Italia per il mancato rispetto del protocollo di Kyoto
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