La Spagna è al primo posto nel mondo per lo sviluppo dell’energia solare
La Spagna nel 2008 ha conquistato il primo posto nel mondo per lo sviluppo dell’energia solare. Lo dice la bozza di un rapporto di Ren21 (Renewable Energy Policy Network for the 21st Century) resa nota da Eco Worldly.
Siccome le anticipazioni ufficiose riguardano solo il top della classifica, non c’è una parola sull’Italia. Ma almeno è possibile farsi un’idea di quanto sta capitando nei Paesi che puntano sulle rinnovabili.
Dunque l’anno scorso la Spagna - che mette i pannelli solari fin sui loculi dei cimiteri - è il Paese che più ha fatto crescere la sua produzione di energia fotovoltaica, aggiungendo 1,7 milioni di kilowatt di capacità. La segue la Germania, che ha aggiunto 1,5 milioni di kilowatt.
Al terzo posto, molto staccati, gli Stati Uniti, più 300.000 kilowatt, seguiti dal Giappone: più 240.000 kilowatt.
Il notevole gap che divide Spagna e Germania da Stati Uniti e Giappone è dovuta al fatto, scrive Eco Worldly, che in Spagna e Germania le compagnie elettriche sono tenute a sottoscrivere contratti di acquisto di energia da fonti rinnovabili con lunga scadenza e prezzi uniformi.
Disposizioni analoghe esistono anche negli Usa e in Giappone, ma in proporzioni ridotte. Così esse hanno dato frutti molto esigui, e questo ha condotto i legislatori ad essere molto cauti a premere l’acceleratore sulle rinnovabili.
Insomma: la scelta fra il circolo virtuoso e il circolo vizioso. Nel quale, mi permetto di aggiungere, mi sembra stia sprofondando l’Italia.
Se si guardano non più lo sviluppo nel 2008, ma gli impianti fotovoltaici connessi alla rete elettrica nazionale la Germania conserva il primo posto in classifica, mentre la Spagna ha raggiunto il secondo posto.
Su Eco Worldly la Spagna è al primo posto nel mondo per lo sviluppo dell’energia solare
Ren21
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