Lo spam inquina. Il consumo di elettricità legato ai messaggi indesiderati di posta elettronica
Anche lo spam è causa di inquinamento. I messaggi di posta elettronica indesiderati consumano in un anno, in tutto il mondo, una quantità di energia elettrica pari a quella che servirebbe a 21.000 case americane, notoriamente non proprio parche nei consumi.
E dietro questo uso assolutamente inutile di energia ci sono ovviamente corrispondenti emissioni di gas serra.
Due fra i principali specialisti di software antivirus, Symantec e McAfee, hanno pubblicato in questi giorni i dati globali sullo spam e sul suo costo ambientale. Eccoli.
A tutti capita di ricevere ripetutamente messaggi di posta elettronica indesiderati che offrono un modo per arricchire rapidamente e senza fatica, oppure per raggiungere mirabolanti prestazioni sessuali, o ancora propongono di acquistare medicine a basso prezzo.
Il più delle volte i messaggi di spam sono generati dai virus informatici che, una volta “infettato” un computer, da quello diffondono email urbi et orbi.
Secondo McAfee, l’80% del traffico mondiale di email è ora costituito da spam. Per generare, ricevere e cancellare questi messaggi inutili si sono consumati l’anno scorso 33 miliardi di kilowattora di elettricità, ed è stata emessa nell’atmosfera una quantità di gas serra corrispondente a quella generata da 3,1 milioni di automobili.
Dal canto suo Symantec fa notare che nel 2008 la circolazione di spam è aumentata del 192% addirittura: ben 349,6 miliardi di messaggi inutili di posta elettronica hanno attraversato il web. L’anno precedente furono “solo” 119,6 miliardi.
Sul Guardian lo spam inquina. Il consumo di elettricità legato ai messaggi indesiderati di posta elettronica
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