Scioglimento dei ghiacciai, cambiano i confini fra Italia, Svizzera, Austria e Francia
Una volta i confini si cambiavano con le guerre. Ora provvede il riscaldamento globale. L’Economist di ieri ha dedicato un servizio alle frontiere mobili dell’Italia. Le prime al mondo, credo.
Frontiere mobili nel senso che l’intesa raggiunta con l’Austria parla chiaro: il confine va spostato ora e anche in futuro man mano che, con lo scioglimento dei ghiacciai alpini, si sposta la linea dello spartiacque fra i due Paesi. E stanno modificandosi anche i confini con Svizzera e Francia.
Italia e Svizzera, scrive l’Economist, stanno riconoscendo l’alterazione dei rispettivi confini causata dal riscaldamento globale nella zona del massiccio del Monte Rosa.
Anche qui il confine segue lo spartiacque, che spesso si trova sui ghiacciai. Con il ritiro dei ghiacciai la linea dello spartiacque si è spostata, in qualche caso di decine di metri.
Bisogna quindi correggere l’accordo con la Svizzera stabilito nel 1861 e confermato ottant’anni dopo. L’unico cambiamento dei confini fu effettuato negli Anni 70, in seguito a lavori effettuati per costruire l’autostrada Lugano-Como.
Ma il riscaldamento globale sta ridisegnando l’intera frontiera settentrionale italiana. E’ in progetto un accordo con la Francia modellato su quello ormai raggiunto con l’Austria: esperti dei due Paesi controlleranno periodicamente lo spostamento dello spartiacque sul ghiacciaio, e fisseranno di conseguenza il confine.
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