I cambiamenti climatici minacciano Gange, Niger e altri grandi fiumi
I cambiamenti climatici stanno riducendo la portata di alcuni fra i maggiori fiumi del pianeta, fra cui il Gange, il Niger e il Fiume Giallo. Lo dice uno studio del National Centre for Atmospheric Research in Colorado.
Sono in sofferenza soprattutto grandi fiumi che scorrono in aree densamente popolate: e questo potrebbe mettere a rischio gli approvvigionamenti di acqua e cibo da cui dipendono milioni di persone che abitano nelle aree più povere del pianeta. Ecco cosa sta accadendo.
Alla base del fenomeno c’è il fatto che le piogge, quando cadono, sono diventate particolarmente intense, ma anche intervallate da lunghi periodi secchi.
La riduzione della portata dei grandi fiumi è devastante nelle regioni subtropicali, dice lo studio, e particolarmente grave in Africa.
Gli scienziati hanno esaminato dati e modelli computerizzati relativi al periodo 1948-2004 e alla portata di 925 fiumi, in cui si concentra circa il 73% delle riserve mondiali di acque dolci correnti superficiali.
Hanno constatato che i cambiamenti climatici hanno avuto un impatto su circa un terzo dei maggiori fiumi: la stragrande maggioranza ha ridotto la portata; l’hanno invece aumentata alcuni corsi d’acqua in regioni scarsamente popolate vicino all’oceano Artico, dove i ghiacci si stanno rapidamente sciogliendo.
Corrono i rischi maggiori le popolazioni che dipendono dalle acque del Niger, nell’Africa Occidentale; del Gange, nell’Africa meridionale; e del Fiume Giallo, in Cina. Anche il fiume Colorado, negli Stati Uniti, ha subito una diminuzione della portata.
Altri grandi fiumi asiatici, come il Brahmaputra in India e lo Yangtze in Cina, sono rimasti stabili o hanno mostrato un aumento della portata. Secondo gli scienziati però anch’essi potrebbero disseccarsi in seguito alla graduale sparizione dei ghiacciai himalayani.
Sul Guardian i cambiamenti climatici minacciano Gange, Niger ed altri grandi fiumi
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