Cresce ancora l’anidride carbonica nell’atmosfera. Nel 2008 era di 386 parti per milione, ora è di 388
Sarà anche vero che la recessione è ambientalista, nel senso che la crisi economica riduce l’uso di combustibili fossili, responsabili delle emissioni nell’atmosfera di anidride carbonica, il gas dell’effetto serra e dei cambiamenti climatici. Però la concentrazione dell’anidride carbonica nell’atmosfera continua a crescere.
Dagli Usa sono stati appena resi noti i dati ufficiali del Noaa, National Oceanic and Atmosferic Administration: effettivamente nel 2008 l’anidride carbonica nell’atmosfera ha raggiunto le 386 parti per milione, mentre secondo il sito Co2Now, una fonte ufficiosa, in questo 2009 siamo già a 388,79 parti per milione.
La crisi economica si è già fatta sentire nella seconda parte del 2008. Tuttavia l’anno scorso, come recitano i dati ufficiali Noaa, l’anidride carbonica è aumentata di 2,1 parti per milione. Un aumento un po’ inferiore a quello registrato nel 2007 - allora fu di 2,2 parti per milione - ma comunque un aumento.
Noaa lo spiega dicendo in sostanza che il sistema è ormai saturo. Non ce la fa più a smaltire. Non a caso gli oceani, che sono come delle “spugne” in grado di assorbire l’anidride carbonica dell’atmosfera, sono sempre più acidi, cioè sempre più pieni a loro volta di anidride carbonica.
Dice in sostanza il Noaa: immaginate che oceani e atmosfera si comportino nei confronti dell’anidride carbonica come il tubo di scarico di una vasca da bagno piena di una quantità d’acqua maggiore rispetto a quella che il tubo stesso può scaricare. Dobbiamo ridurre le emissioni fino ad arrivare alla quantità che l’ecosistema è in grado di smaltire.
I dati ufficiali Noaa relativi al 2008 riguardano anche il metano, un gas molto più raro nell’atmosfera rispetto all’anidride carbonica ma con un effetto serra 25 volte maggiore. Anche il metano è aumentato l’anno scorso.
Il metano entra nell’atmosfera anche a causa delle attività umane, ad esempio in seguito ai processi digestivi dell’enorme numero di bovini che vengono allevati per rifornire le macellerie, oppure a causa dello scioglimento del permafrost, un fenomeno che si verifica in seguito all’effetto serra e all’aumento delle temperature. Un circolo vizioso, insomma.
Ebbene, ora la concentrazione di metano nell’atmosfera è pari a 1788 parti per miliardo, con un aumento di 4,4 parti per miliardo rispetto all’anno precedente.
Anche nel 2007 si verificò un aumento della concentrazione del metano, che nei dieci anni precedenti era rimasto grossomodo stazionario. Secondo il Noaa, tuttavia, quelle degli ultimi due anni possono essere spiegate come fluttuazioni naturali.
Dal Noaa i dati ufficiali: nel 2008 l’anidride carbonica nell’atmosfera è arrivata a 386 parti per milione
Da Co2Now i dati ufficiosi: nel 2009 la concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera arriva a 388,79 parti per milione
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