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Vortice dei rifiuti nel Pacifico, una spedizione per pescare l’immondizia e trasformarla in carburante

4 maggio 2009 0 commenti

plasticaProveranno a ripulire, almeno un po’, il vortice dei rifiuti, il gorgo di immondizia in mezzo all’oceano Pacifico grande due volte la Francia: il gioco delle correnti trasporta lì la plastica che da tutto il mondo finisce in mare; il sole e le onde la trasformano in minuscoli frammenti che fanno assomigliare l’oceano a una specie di minestrone.

La Scripps Institution of Oceanography farà partire in giugno la nave Kaisei per pescare almeno un po’ di questa plastica e riciclarla trasformandola in carburante. Ma si tratta di frammenti molto piccoli: come faranno a non catturare con le reti anche le creature marine?

Questa specie di gigantesco monumento alla civiltà dell’usa e getta si trova fra le Hawaii e il Giappone. Il vortice dei rifiuti fu scoperto nel 1997 dall’oceanografo Charles Moore. Continuerà a crescere finchè ci sarà plastica che finisce in mare.

L’Unep, il programma ambientale delle Nazioni Unite, stima che ci siano 18.000 pezzettini di plastica in ogni chilometro quadrato di mare, e che complessivamente il vortice dei rifiuti sia formato da 100 milioni di tonnellate di plastica.

I frammenti agiscono come spugne, hanno stabilito i ricercatori, e assorbono metalli pesanti e sostanze inquinanti. I pesci li scambiano per cibo, li inghiottono: e così le sostanze tossiche entrano nella catena alimentare, concentrandosi al vertice: pesci predatori, uccelli marini. Nonchè l’uomo, quando mangia pesce proveniente da quest’area.

Secondo Charles Moore, lo scopritore, è impossibile ripulire il mare di tutti quei pezzettini di plastica: l’operazione avrebbe costi insopportabilmente alti, e soprattutto anche gli animali marini finirebbero nelle reti usate per pescare l’immondizia.

La Scripps Institution of Oceanography dice che non finirà così e che la nave Kaisei è attrezzata per ridurre al minimo la cattura degli esseri viventi. Dice anche di essere in grado di riciclare l’immondizia pescata dal vortice dei rifiuti trasformandola in carburante.

Il Times, che dà la notizia, non fornisce dettagli sui costi e sui presunti ricavi dell’operazione. Finora alla volta del vortice dei rifiuti sono partite soltanto spedizioni dimostrative e scientifiche, come il viaggio di David de Rothschild a bordo del Plastiki, un’imbarcazione costruita con bottiglie di plastica, e quello di due scienziati sul Junk (anch’essa di plastica) che hanno girato un documentario

Sul Times vortice dei rifiuti nel Pacifico, una spedizione per pescare l’immondizia e trasformarla in carburante

Un grafico con le informazioni riassuntive sul vortice dei rifiuti

Foto Flickr

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