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Si avvicina il debutto in mare di Anaconda, il “serpente” che ricava energia elettrica dalle onde

7 maggio 2009 0 commenti

anacondaAgli inglesi piace Anaconda, il “serpente di mare” in grado di ottiene energia elettrica pulita e rinnovabile dalle onde.

Si tratta di un sistema dal costo molto ridotto e dall’elevata efficienza. Entro il 2014 Anaconda potrebbe essere utilizzato su vasta scala, scrive l’Independent, magari nelle acque che già ospitano centrali eoliche off shore.

Anaconda è un serpente (o una salsiccia) di plastica. Un’estremità è ancorata come da un guinzaglio al fondo del mare, a 40-100 metri di profondità. L’altra estremità è libera di fluttuare.

Ogni onda che colpisce la “pelle” di plastica genera un’altra onda all’interno dell’Anaconda. Essa viaggia lungo tutto il tubo fino a raggiungere la “coda”, dove una turbina trasforma il movimento in elettricità. Si calcola che un Anaconda di 200 metri possa generare 1 Megawatt di energia elettrica.

Checkmate Group, la società che sta sperimentando un Anaconda di ridotte dimensioni all’interno di una cisterna di 270 metri nell’Hampshire, spera di mettere in commercio ed utilizzare il dispositivo nel 2014.

Per quella data Checkmate Group tratteggia gruppi di 50 Anaconda nei pressi delle centrali eoliche off shore, così da poter sfruttare le reti già esistenti per l’invio dell’energia elettrica sulla terraferma.

Sul’Independent si avvicina il debutto in mare di Anaconda, il “serpente” che ricava energia elettrica dalle onde

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