I consigli per la cura biologica del prato di casa
Trasformare il prato davanti a casa in un prato biologico, perchè no? L’ideale, secondo me, sarebbe copiare gli Obama, che hanno trasformato in orto biologico una parte dei giardini della Casa Bianca: in ogni caso chi possiede un po’ di verde e vuol limitarsi a gestirlo in modo, diciamo, ornamentale può fare tranquillamente a meno di pesticidi, diserbanti e concimi chimici di sintesi.
Tutta salute guadagnata, per se stessi e il pianeta. Ho trovato i consigli per la trasformazione biologica del prato di casa sul sito del Reader’s Digest. Consigli facili facili, e da mettere in pratica a partire da questa stagione.
Certo, ci vuole pazienza. Non si possono ottenere risultati istantanei, con il passaggio al biologico un prato ha bisogno, per così, dire, di trovare un nuovo equilibrio. Però dopo essersi disintossicato alla chimica sarà come rinato.
La prima cosa da fare è tenere la mano leggera nel falciare il prato. L’erba sarà più vigorosa e in salute se la si lascia crescere fino a 7-8 centimetri, e poi la si accorcia solo di un paio di centimetri.
Poi, l’erba tagliata non va rastrellata via. Va lasciata sul posto, perchè restituisca sostanze al terreno: è un concime naturale. E invece dei concimi chimici, bisogna spargere sul prato del compost una volta all’anno.
Il Reader’s Digest consiglia di innaffiare a fondo. Certo: ma l’acqua potabile è un bene sempre più raro e prezioso. L’ideale secondo me sarebbe avere una cisterna per raccogliere ed utilizzare l’acqua piovana.
Ultimi consigli, se ci sono zone spelacchiate e calve non aver paura a rimuovere l’erba morta, areare il suolo e riseminare. Infine, in caso di problemi perduranti, chiedere il consiglio ad un esperto per affrontarli nel modo giusto.
Dal sito del Reader’s Digest i consigli per la cura biologica del prato di casa
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