“Bombe” tecnologiche di semi per combattere la desertificazione e la deforestazione
“Bombe” di semi lanciate da un aereo per combattere la desertificazione, la deforestazione e più in generale l’impoverimento della vegetazione spontanea dovuti all’opera dell’uomo.
Sta facendo il giro del web l’idea di tre eco designer, Hwang Jin wook, Jeon You ho, Han Kuk il e Kim Ji myung. Ricorda le “bombe” di semi confezionate per il guerrilla gardening, con lo scopo di riempire di fiori gli angoli desolati e grigi delle periferie urbane.
Queste però si tratta di “bombe” molto sofisticate, oltre che sempre assolutamente incruente.
Si tratta di preparare confezioni di plastica biodegradabile, ciascuna con all’interno semi, terreno e concime, e poi farle piovere su aree in cui la vegetazione naturale si è degradata.
All’interno della “bomba” i semi trovano tutto ciò che serve per superare i primi, più difficili, momenti dell’esistenza. Man mano che la pianticella cresce, il guscio protettivo si scioglie fino a sparire completamente.
L’idea è comparsa sul sito Yanko Design, che la accosta ad una leggenda fiorita sulle rovine della Seconda guerra mondiale: si dice che a conflitto concluso un pilota americano caricò di caramelle il suo aereo e le fece cadere sulle macerie di Berlino. Un gesto come di risarcimento per i bambini e soprattutto per la sua coscienza tormentata.
Per andare oltre l’atto puramente simbolico - come fu quello di Berlino - Yanko Design invoca la collaborazione dei botanici: bisogna scegliere accuratamente i semi da mettere nelle “bombe”, affinchè riescano a sopravvivere nelle aree degradate e a renderle nuovamente verdeggianti.
Su Yanko Design “bombe” tecnologiche di semi per combattere la desertificazione
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