Un gruppo di scienziati vuol salvare gli animali dai cambiamenti climatici con “migrazioni assistite”
Si torna a parlare di “migrazioni assistite” di animali per salvarli dai cambiamenti climatici. In pratica, spostarli in luoghi in cui possono ancora sopravvivere. Un esempio (che nessuno peraltro avanza) rende l’idea: visto che l’Artico si scioglie, traslocare nell’Antartico gli orsi polari che per vivere hanno bisogno di ghiacci.
Un articolo sulle “migrazioni assistite” è uscito sul prestigioso Pnas, Proceedings of the National Academy of Sciences. Si è formato un gruppo di scienziati che vuole predisporre gli strumenti di valutazione di questa strategia. Hanno perfino aperto un sito internet.
In sostanza, il gruppo di lavoro sulle “migrazioni assistite” sostiene che il riscaldamento globale causato dalle attività umane è evidentissimo, rapidissimo e crescente: bisogna prendere in considerazione ipotesi che anche solo 10 anni fa sarebbero state subito scartate.
Fra queste ipotesi, anche quella di spostare gli animali in ambienti più favorevoli situati al di fuori delle loro attuali zone di diffusione.
Gli animali “traslocati” sono potenzialmente specie invasive: come il gambero rosso della Louisiana introdotto nei fiumi e nei laghi italiani. Possono causare squilibri negli ecosistemi e l’estinzione di specie locali con cui entrano in vittoriosa concorrenza.
Secondo questi scienziati, però, può essere il caso di correre il rischio, previa attenta valutazione. Sostengono che l’uomo ha troppo modificato gli ambienti naturali e non può tirarsi indietro accampando la necessità che la natura faccia il suo corso.
Notano che i cambiamenti climatici avvenuti in passato erano più lenti, meno radicali. Gli animali avevano tutto l’agio di adattarvisi spostandosi altrove. Ora, dove possono andare? Le aree urbanizzate tagliano le vie di fuga; un numero crescente di specie rischia di trovarsi intrappolato come un pesce fuor d’acqua.
Non so. A me sembra una di quelle idee come la geoingegneria: aumentare l’impatto che l’uomo ha sull’ambiente quando sarebbe invece il caso invece di ridurlo. Però il fatto stesso che si parli di “migrazioni assistite” di animali fa pensare, non vi pare?
Su The Sietech Blog un gruppo di scienziati vuol salvare gli animali dai cambiamenti climatici con “migrazioni assistite”
Il sito internet Managed relocation dedicato alle “migrazioni assistite” di animali
Foto Flickr