Pesca insostenibile, esce il film-documentario “The end of the line”. Il trailer
Il mare è sempre più vuoto di pesce, e ora il tema è trattato anche da un film, “The end of the line”, che uscirà in tutto il mondo l’8 giugno, in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani. Non ho visto però traccia dell’edizione italiana.
Vi faccio vedere il trailer. Merita. Dicono che questo documentario è in grado, finalmente, di far conoscere la predazione di cui sono oggetto i mari e di cui non si parla mai: così come fece “An inconvenient truth” per il riscaldamento globale, almeno nei confronti del grande pubblico americano.
Non è irrilevante la questione della pesca insostenibile. Dal pesce. si calcola, dipende l’alimentazione di 1,2 miliardi di persone. Eppure… Ora il trailer, poi ne riparliamo.
Visto cosa sta succedendo? Il problema non è la pesca. E’ la pesca eccessiva e malgestita, che non lascia ai pesci neanche il tempo di riprodursi affinchè sia possibile metterli in pentola (chi vuole, almeno) non solo oggi ma anche domani.
Una pesca di rapina, appunto: se continuiamo di questo passo, si calcola, quell’1,2 miliardi di persone che ora si nutrono grazie alla pesca rimarranno completamente a pancia vuota nel 2048.
Premiato al Sundance Film Festival, “The end of the line” è tratto dall’omonimo libro di Charles Clover, tradotto in italiano col titolo “Allarme pesce”.
Il sito di “The end of the line”, film documentario sulla pesca insostenibile
Dal Telegraph esce il film “The end of the line” sulla pesca insostenibile
“Allarme pesce” di Charles Clover e una recensione
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