La desertificazione colpisce la Mesopotamia. L’Iraq ha perso metà del terreno agricolo
L’antica Mesopotamia fra i fiumi Tigri ed Eufrate sta diventando un deserto. Oggi si chiama Iraq, ed è uno dei primi luoghi dove il genere umano praticò l’agricoltura.
La desertificazione colpisce il 40-50% di quello che negli Anni 70 era terreno agricolo. Secondo l’Independent si tratta di un disastro paragonabile alla distruzione della foresta amazzonica.
In questi giorni si parla della desertificazione dell’Iraq perchè i serpenti velenosi, perso il loro habitat, hanno preso a colpire uomini e bestiame. Però il quadro d’insieme secondo me è ancora più importante. Quel territorio fu una delle culle della civiltà: ed ora il legame col passato è tagliato alle radici.
La portata d’acqua dei fiumi Tigri ed Eufrate è calata in un modo mai visto. Proprio le piene di quei due fiumi e le inondazioni, dato il clima secco della regione, nell’antichità avevano reso possibile la nascita dell’agricoltura.
Ora l’agricoltura irachena dipende dall’irrigazione. Ovvero, in ultima analisi, sempre dalla portata del Tigri e dell’Eufrate.
I fiumi che resero così fertile il suolo dell’Iraq si stanno disseccando perchè l’acqua che una volta arrivava in abbondanza, ora viene trattenuta a monte dalle dighe in Turchia, Siria e Iran ed usata appunto per l’irrigazione.
A monte dell’Iraq sul solo Eufrate la Turchia ha costruito cinque grandi dighe, e la Siria due. In dieci anni la portata del fiume in Iraq è diminuita di tre quarti.
L’Iraq chiede alla Turchia di aprire le sue dighe e di lasciar scendere l’acqua a valle. Finora con scarsi risultati. Gli agricoltori abbandonano le terre ormai improduttive. I pescatori non possono più fare il loro mestiere.
La mancanza d’acqua fa sì che ampie zone dell’Iraq stiano diventando aride. Tempeste di sabbia colpiscono ormai Baghdad e costringono a chiudere l’aeroporto. Però l’attenzione internazionale è puntata esclusivamente sulla violenza che ha seguito l’invasione americana del 2003 e la caduta di Saddam Hussein.
Diminuisce in Iraq la produzione di cibo. Aumenta il numero dei poveri senza lavoro che affollano le città. I negozi non vendono più cibo locale, ma d’importazione. La culla dell’agricoltura ha perso la sovranità alimentare: l’Iraq dipende dall’estero, se vuol mangiare.
Sull’Independent la desertificazione colpisce la Mesopotamia. L’Iraq ha perso metà del terreno agricolo
Foto Flickr