La regina d’Inghilterra come gli Obama, un orto biologico nei giardini di Buckingham Palace
Dopo l’orto biologico degli Obama nei giardini della Casa Bianca arriva l’orto biologico della regina Elisabetta II d’Inghilterra.
Negli enormi giardini di Buckingham Palace è stato ricavato un riquadro destinato alla coltivazione delle verdure.
Cibo autoprodotto (almeno nella misura in cui il concetto può essere applicato al lavoro di un giardiniere) e in più buono, pulito e giusto: sarà anche un effetto della crisi economica, però il concetto sta prendendo piede.
Era dai tempi della Seconda guerra mondiale che i reali d’Inghilterra non coltivavano ortaggi. In quel periodo la Gran Bretagna era tutta tesa a raggiungere l’autosufficienza alimentare per combattere la fame.
Ora l’autosufficienza alimentare, il cibo fai-da-te, può essere un antidoto alla crisi economica e alla recessione. Lo insegnano gli orti urbani di Città del Messico, lo insegna Urban Farming, l’associazione americana che ricava orti per i poveri negli appezzamenti abbandonati delle città.
In più il cibo cresciuto nell’orto di casa non viaggia e quindi non inquina. Se poi è biologico, cioè coltivato senza concimi e pesticidi di sintesi, fa bene a chi lo mangia e anche al pianeta.
Gli orti della regina d’Inghilterra e degli Obama sono senza dubbio un segno di solidarietà e di incoraggiamento verso chi si muove in questa direzione.
Tuttavia l’orto di Elisabetta d’Inghilterra è davvero simbolico, o poco più. Un riquadro di 9 metri per 3 circa. Al momento vi crescono fagiolini, pomodori, lattughe.
Sul Times la regina d’Inghilterra come gli Obama, un orto biologico nei giardini di Buckingham Palace
Foto Flickr