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La regina d’Inghilterra come gli Obama, un orto biologico nei giardini di Buckingham Palace

15 giugno 2009 0 commenti

buckingham palaceDopo l’orto biologico degli Obama nei giardini della Casa Bianca arriva l’orto biologico della regina Elisabetta II d’Inghilterra.

Negli enormi giardini di Buckingham Palace è stato ricavato un riquadro destinato alla coltivazione delle verdure.

Cibo autoprodotto (almeno nella misura in cui il concetto può essere applicato al lavoro di un giardiniere) e in più buono, pulito e giusto: sarà anche un effetto della crisi economica, però il concetto sta prendendo piede.

Era dai tempi della Seconda guerra mondiale che i reali d’Inghilterra non coltivavano ortaggi. In quel periodo la Gran Bretagna era tutta tesa a raggiungere l’autosufficienza alimentare per combattere la fame.

Ora l’autosufficienza alimentare, il cibo fai-da-te, può essere un antidoto alla crisi economica e alla recessione. Lo insegnano gli orti urbani di Città del Messico, lo insegna Urban Farming, l’associazione americana che ricava orti per i poveri negli appezzamenti abbandonati delle città.

In più il cibo cresciuto nell’orto di casa non viaggia e quindi non inquina. Se poi è biologico, cioè coltivato senza concimi e pesticidi di sintesi, fa bene a chi lo mangia e anche al pianeta.

Gli orti della regina d’Inghilterra e degli Obama sono senza dubbio un segno di solidarietà e di incoraggiamento verso chi si muove in questa direzione.

Tuttavia l’orto di Elisabetta d’Inghilterra è davvero simbolico, o poco più. Un riquadro di 9 metri per 3 circa. Al momento vi crescono fagiolini, pomodori, lattughe.

Sul Times la regina d’Inghilterra come gli Obama, un orto biologico nei giardini di Buckingham Palace

Foto Flickr

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