Europa nemica delle balene. Caccia, le richieste di Giappone, Danimarca, Islanda e Norvegia
Altro che il Giappone. Il peggior nemico delle balene è l’Europa. E’ iniziata, in Portogallo, la riunione della Commissione baleniera internazionale. Numerosi Paesi premono per ottenere eccezioni alla regola che, dal 1986, vieta la caccia.
Intanto l’Islanda ha aperto la stagione di caccia, e ha ucciso i primi esemplari. Eppure le balene sono esseri intelligenti e capace di sentimenti. Sanno perfino innamorarsi.
Secondo le anticipazioni del Guardian, Norvegia, Danimarca e Islanda chiedono alla Commissione di uccidere complessivamente l’anno prossimo 1478 balene. Ben più del Giappone, che quest’anno ne ha ammazzate 680 anche se si era riservato una quota di mille esemplari.
La moratoria del 1986 ha lo scopo di preservare le balene dall’estinzione. Per secoli sono state oggetto di caccia crudele: dal loro corpo si ricavavano l’ambra grigia usata in profumeria e le famose stecche di balena per i corsetti femminili.
Tuttora per catturarle vengono uncinate da un arpione che, a contatto con le carni, si apre in quattro punte d’acciaio e poi rilascia una carica esplosiva lacerando il corpo.
Rottamati (vivaddio) i corsetti, sostituita l’ambra grigia con la chimica, in teoria le balene oggi su uccidono per mangiarle in nome della tradizione. Sempre in teoria, le mangiano i giapponesi, e al Giappone vogliono venderle molti fra i Paesi che intendono cacciarle.
Sta di fatto però che i giapponesi in realtà apprezzano sempre meno i piatti di balena. Che fine faccia tutta quella carne, resta un mistero.
Il Giappone si è attribuito il diritto di uccidere le balene nei mari dell’Antartico in nome della ricerca scientifica e del bizzarro concetto che, per studiare gli animali, prima bisogna ammazzarli e spedire la carne nei supermercati.
Questo ha sollevato l’indignazione internazionale e le ire dei Paesi, come l’Australia, che fanno buoni affari con il whale watching e con i turisti disposti a pagare fior di quattrini per vedere le balene.
Negli ultimi anni la flotta baleniera giapponese è stata inseguita e ostacolata dagli attivisti di Sea Shepherd e di Greenpeace.
Ora il Giappone pare intenzionato ad una parziale marcia indietro: propone di uccidere “scientificamente” solo 850 balene nell’Antartico (la scorsa stagione di caccia erano mille, ma la quota non è stata neanche lontanamente raggiunta), più altre 400 nelle sue acque territoriali per scopi dichiaratamente commerciali. Totale, 1250. Meno, appunto, dell’Europa.
Secondo il Guardian, la Norvegia quest’anno vorrebbe uccidere 885 balene, e l’Islanda 350. La Danimarca ne chiede 245 a beneficio dei nativi della Groenlandia.
Sul Guardian Europa nemica delle balene. Caccia, le richieste di Giappone, Danimarca, Islanda e Norvegia
Su Periodico italiano l’Islanda a caccia di balene
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