I ghiacciai delle Alpi si ritirano, in Svizzera in dieci anni hanno perso il 12% dell’estensione
Altro che il mare. Io sono molto affezionata alle Alpi e ai loro ghiacciai che si ritirano diventando ogni anno, ahimè, sempre più miseri e tristanzuoli. In Svizzera, nel decennio passato, hanno perso il 12% dell’estensione.
L’Università di Zurigo ha tradotto in metri quadrati e metri cubi i cambiamenti climatici sulle Alpi e la velocità con cui i ghiacciai alpini si ritirano: una velocità senza precedenti e che, anche senza tante misurazioni, fa semplicemente venire la pelle d’oca a chiunque abbia l’abitudine di frequentare le montagne.
Gli accertamenti dell’Università di Zurigo riguardano tutti i ghiacciai della Svizzera, e solo quelli. Ciò che sta avvenendo sul versante Sud delle Alpi nessuno, che io sappia, l’ha ancora accertato con globale precisione.
A causa dell’aumento delle temperature, per i ghiacciai svizzeri l’ultimo decennio è stato il peggiore degli ultimi 150 anni.
Insieme al 12% della superficie hanno perso 9 milioni di chilometri quadrati di acqua. Il maggiore scioglimento si è verificato durante l’estate del 2003. Un incubo di caldo tuttora vivissimo nella memoria di chi l’ha vissuta nell’Italia settentrionale.
Al di là dell’amore per la montagna e per i suoi ghiacciai, è bene fare soprattutto un pensiero a cosa significhi questa così netta diminuzione dei “serbatoi” che alimentano i fiumi.
Il trend per il futuro più immediato? All’Università di Zurigo non vedono rosa. Quest’inverno è caduta - come qui al Nord Italia - tanta neve, ma la primavera è stata decisamente tiepida. Difficilmente, a fine anno, il bilancio dei ghiacciai sarà in attivo.
Su Reuters i ghiacciai delle Alpi si ritirano, in Svizzera in dieci anni hanno perso il 12% dell’estensione
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