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Sussidi europei per la pesca, finalmente ecco chi li ha incassati. Ai primi posti pescherecci italiani

26 giugno 2009 0 commenti

pesceDue pescherecci italiani sono nel ristretto Olimpo di quelli che hanno ricevuto i più alti sussidi dall’Unione Europea.

Dal 1994 al 2006 l’Unione Europea ha speso 4,4 miliardi di euro in sussidi per la pesca che hanno finanziato un modello insostenibile per sua stessa ammissione. Continua a spenderli, ma i dati più recenti ancora non ci sono.

Hanno preso i nostri soldi e li hanno usati per svuotare il mare. Volete sapere che fine hanno fatto esattamente? Da ieri è on line il sito fishsubsidy.org, un database organizzato da un’associazione non governativa grazie ai documenti ufficiali faticosamente ottenuti dall’Unione Europea.

Quell’enorme fiume di soldi europei - nostri soldi di contribuenti - si è disperso in rivoli diretti a pescherecci, porti e quant’altro e si colloca su uno sfondo costituito dall‘impoverimento degli stock ittici nei mari di tutto il mondo.

Peschiamo più velocemente rispetto alla possibilità che i pesci hanno di riprodursi. E i sussidi europei contribuiscono, ovviamente, a far pescare di più.

I ricercatori che hanno lavorato a fishsubsidy.org sottolineano che la stragrande maggioranza dei sussidi europei ha alimentato la pesca eccessiva. Dicono anche che non hanno ancora i dati dal 2007 in poi, ma ci stanno lavorando.

Solo briciole infinitesimali sono andate a iniziative sostenibili tipo acquacoltura, miglioramento delle tecniche, protezione e sviluppo delle risorse ittiche: il grosso è stato assorbito da settori come costruzione (o ristrutturazione) di porti, mercati ittici e navi.

La parte del leone l’ha fatta la Spagna, che in 12 anni ha incassato sussidi per oltre 2,2 miliardi di euro, si evince dal database di fishsubsidy.org: il 48% del totale. L‘Italia ha ricevuto “solo” 630 milioni di euro, il 14% del budget.

Peraltro Francia, Danimarca e Gran Bretagna, Paesi tradizionalmente dediti alla pesca hanno avuto davvero le briciole: 225 milioni alla Gran Bretagna, che vive mangiando fish and chip.

Sono italiani, infine, due dei tre pescherecci che hanno avuto complessivamente i maggiori sussidi europei. Al primo posto la Helen Mary di Rostock, in Germania: ha incassato 6,37 milioni di euro.

Seguono i pescherecci Eschilo e Vega Q, tutti e due di Mazara del Vallo. Rispettivamente 6,1 e 5,5 milioni di euro. I dati ufficiali resi disponibili dall’Unione Europea, dice fishsubsidy.org, non consentono di identificare i nomi dei proprietari delle navi.

fishsubsidy.org

Dal blog di fishbudsidy.org come è stato costruito il database che consente di sapere chi ha incassato i sussidi europei per la pesca

Dal Guardian alla Spagna la parte del leone nella distribuzione dei sussidi europei per la pesca

Foto Flickr

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