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Usa, sì della Camera alla legge su clima e taglio di emissioni di gas serra. Greenpeace la stronca

29 giugno 2009 0 commenti

inquinamentoVenerdì negli Stati Uniti la Camera dei Rappresentanti ha approvato la legge sul clima e sulla riduzione di emissioni di gas che causano l’effetto serra voluta da Obama. Ora dovrà essere sottoposta al voto del Senato.

Mi scuserete se non sciolgo inni e canto fuori dal coro: pare che questa legge valga meno di zero. Greenpeace Usa ha fatto due conti, e - addirittura! - invita calorosamente e clamorosamente il Senato a bocciarla.

Intanto, i tagli veri e propri delle emissioni. Secondo i calcoli di Greenpeace Usa, entro il 2020 gli Stati Uniti dovranno ridurre di un miserrimo 4% le emissioni di anidride carbonica (viene rilasciata nell’atmosfera in seguito all’uso dei combustibili fossili) e degli altri gas che causano l’effetto serra.

Greenpeace Usa sottolinea che secondo le raccomandazioni dell’Ipcc - il gruppo di scienziati che studia i cambiamenti climatici sotto l’egida dell’Onu - entro il 2020 le nazioni industrializzate devono ridurre del 25-40% le emissioni rispetto ai livelli del 1990. Altro che il 4% di Obama!

Ancora Greenpeace Usa dice che quel già miserrimo taglio del 4% è totalmente vanificato dalla possibilità di assoggettare ogni anno al “carbon offest” due miliardi di tonnellate di emissioni di anidride carbonica.

“Carbon offset” significa in pratica: emetto ugualmente anidride carbonica, però acquisto e pago sul mercato finanziario il “permesso di inquinare”, così da riparare al male che ho fatto alla Terra.

Festa per la finanza più che per la Terra. Secondo Greenpeace, c’è così tanto “carbon offset” nella legge di Obama che almeno fino al 2026 le operazioni finanziarie faranno le veci dei reali tagli alle emissioni.

Ancora, la legge sul clima di Obama fa ampio ricorso al “carbone pulito”, o Ccs, carbon capture and storage. Ma il “carbone pulito” non esiste.

Si tratta di tentativi stra-costosi e di esito incerto per “catturare” una parte dell’anidride carbonica alla fonte degli impianti che più ne emettono - centrali per la produzione di energia elettrica alimentate a carbone, ad esempio - e ficcarla da qualche parte, tipo nei giacimenti petroliferi vuoti o sotto il mare. sperando che per un po’ non faccia danni.

In realtà , costruire ed usare centrali “a carbone pulito” comporta emissioni di anidride carbonica di 110 volte superiori a quelle che si produrrebbero costruendo ed usando turbine eoliche.

E il “carbone pulito” costa così caro che per cercare di attuarlo ci vuole l’aiuto dello Stato. Decine di miliardi di collari pagati dai contribuenti americani, dice Greenpeace. Con ogni probabilità sarebbe meglio spenderli in altri modi.

Dal Corriere della Sera negli Stati Uniti la Camera approva la legge sul clima e sul taglio delle emissioni voluta da Obama

Dal blog di Greenpeace: Greenpeace Usa boccia la legge di Obama sul taglio delle emissioni

Il comunicato stampa: Greenpeace Usa invita a respingere la legge di Obama su clima e riduzione delle emissioni di gas serra

Foto Flickr

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