Acerra va verso l’allerta sanitaria. L’inceneritore inizia a funzionare, preoccupazione per il Pm10
L’inceneritore di Acerra costruito per superare l’emergenza rifiuti a Napoli e in Campania: ancora lui. E di nuovo c’è apprensione per le polveri sottili nell’aria. Stavolta Acerra va verso l’allerta sanitaria.
Sebbene pomposamente inaugurato a marzo, solo ora l’inceneritore sta cominciando faticosamente (molto faticosamente) a funzionare.
Le centraline che tengono sotto controllo la qualità dell’aria nei pressi dell’inceneritore hanno già registrato per 35 volte una concentrazione di polveri sottili - il Pm10 - superiore a quella massima ammessa dalla legge.
Al 36° sforamento scatta l’allerta. Dopo il 35° sforamento, però, le centraline di Acerra risultano fuori uso.
Secondo i dati ufficiali riportati da Eco delle Città, dal 23 giugno al 6 luglio le tre linee dell’inceneritore hanno funzionato a singhiozzo, alle prese con problemi vari. Hanno bruciato meno di 100 mila tonnellate di rifiuti e hanno prodotto meno di 60 MW 60.000 Mwh di energia elettrica.
I motivi per cui l’inceneritore funziona a singhiozzo?I responsabili dell’impianto dicono che ha “patito” le lungaggini dovute alle critiche degli ambientalisti.
Il professor Francesco Ortolani, docente di Geologia all’Università Federico II di Napoli, parla invece di un impianto progettato con “incredibile approssimazione”.
Il professor Ortolani ha diffuso una nota in cui ricorda un suo sopralluogo nel 2005. Andò a vedere perchè si allagavano gli scavi destinati a contenere il futuro deposito di ecoballe.
Risultò che si riempivano d’acqua semplicemente perchè non si era tenuto conto che la falda sotterranea d’acqua in quel punto è molto vicina alla superficie. Ah: l’inceneritore sorge in una località chiamata Pantano.
Ma torniamo alle polveri sottili. In 114 giorni di funzionamento dell’inceneritore - compreso l’ultimo periodo a singhiozzo - le centraline dell’Arpa Campania hanno rilevato che per 35 volte è stato superato il limite del Pm10.
Notare che non viene rilevata la presenza di diossine, il vero pericolo degli inceneritori.
Al 36° superamento del limite per le polveri sottili, il sindaco è obbligato dalla legge a prendere provvedimenti per tutelare la salute pubblica. Il fondamento giuridico è lo stesso alla base della normativa che impone ai sindaci di adottare misure come i blocchi del traffico nelle città in caso di aria molto inquinata.
Ma dopo il 35° superamento del limite, le apparecchiature di rilevamento sono andate fuori servizio. Non ci credete? Guardate sul sito dell’Arpac Campania i dati relativi al monitoraggio dell’aria ad Acerra
Su Terra News Acerra va verso l’emergenza sanitaria. L’inceneritore inizia a funzionare, preoccupazione per il Pm10
Su Eco delle Città l’inceneritore di Acerra inizia faticosamente a funzionare
Francesco Ortolani: inceneritore di Acerra progettato con incredibile approssimazione
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