Il tonno del Mediterraneo rischia l’estinzione. Proposto il divieto di commercio internazionale
Inserire il tonno rosso del Mediterraneo e dell’Atlantico nell’elenco delle specie protette di cui è vietato il commercio internazionale. La proposta viene dal Principato di Monaco, ed ha già l’appoggio di alcuni Paesi europei.
Fra quote pesca eccessive e pesca illegale, fda qualche anno il tonno rosso rischia l’estinzione. Quello venduto nelle scatolette è tonno del Pacifico, che si trova in condizioni relativamente migliori.
Il problema del tonno rosso sono soprattutto i giapponesi, si dice, e la loro passione per il sushi. E allora…
Il Principato di Monaco ha ufficialmente chiesto di inserire il tonno rosso del Mediterraneo e dell’Atlantico nell’elenco delle specie protette dal Cites (Convention on the international trade of endangered species).
Il Cites, che fa capo alle Nazioni Unite, è l’unico organismo sovra nazionale in grado di impedire il commercio internazionale di animali e vegetali che corrono il rischio di estinzione.
Se la proposta del Principato di Monaco verrà approvata, sarà ancora possibile pescare il tonno rosso: ma solo per venderlo e consumarlo a livello locale.
Diventerà quindi impossibile esportare il tonno rosso in Giappone, che ne va pazzo sotto forma di sushi, e negli altri Paesi (tipo Stati Uniti) in cui i buongustai sono disposti a non badare a spese pur di gustarne le carni.
Il Principato di Monaco, avanzando la proposta di tutela da parte del Cites, sottolinea che il tonno rosso è diminuito nel Mediterraneo del 74% fra il 1957 e il 2007; nell’Atlantico è diminuito dell’83% fra il 1970 e il 2007.
Ancora nella richiesta di tutela il Principato di Monaco fa presente che le quote pesca del tonno rosso permesse dall’Iccat (un organismo sovra nazionale di Paesi dediti alla pesca) sono costantemente più alte di quelle raccomandate dagli scienziati. Dalle quote pesca Iccat discendono anche le quote pesca adottate dall’Unione Europea.
E in più c’è il problema della pesca illegale del tonno rosso, in cui si distingue anche l’Italia: una pesca illegale alimentata dagli alti prezzi e resa possibile dagli scarsi controlli. Questo non lo dice il Principato di Monaco: ma non posso fare a meno di aggiungerlo io.
La situazione del tonno rosso è così disastrosa, prosegue la proposta del Principato, che anche con un divieto quasi totale di pesca fino al 2022 la popolazione rimarrebbe ad un livello incredibilmente basso.
Donde appunto la richiesta di vietare il commercio internazionale del tonno rosso, permettendo solo il consumo locale. Si sono già detti favorevoli la Francia (che pure è interessatissima alla pesca del tonno rosso), la Germania, la Gran Bretagna e l’Olanda.
La proposta del Principato di Monaco sarà esaminata in marzo, durante la riunione dei 175 Paesi aderenti al Cites che si terrà in Qatar.
Su AFP il tonno del Mediterraneo rischia l’estinzione. Proposto il divieto di commercio internazionale
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