La plastica non è indistruttibile ma si decompone in mare rilasciando sostanze pericolose
C’è una buona notizia: al contrario di quanto si pensava, la plastica non è indistruttibile e si decompone quando finisce in mare. E c’è una pessima notizia: decomponendosi, la plastica rilascia sostanze tossiche. Con le quali, ovviamente, viene a contatto la vita marina.
La scoperta è stata annunciata durante il meeting dell’American Chemical Society. Il pensiero ovviamente corre al vortice dei rifiuti, la zona del Pacifico grande più della Francia dove il gioco delle correnti raduna la plastica proveniente da tutto il mondo: e il mare somiglia a un minestrone di monnezza. I dettagli.
Lo studio sulla decomposizione della plastica è stato presentato dal giapponese Katsuhiko Saido. Alla Nihon University ha simulato in laboratorio le condizioni che si verificano in mare.
Si credeva che, in seguito all’azione del sole e delle onde, la plastica si limitasse a spezzarsi in frammenti. Invece Katsuhiko Saido ha constatato che si decompone: il polistirene inizia a farlo nel giro di un anno.
Il polistirene è un materiale comunissimo, probabilmente il secondo materiale plastico più usato dopo il polietilene. Serve ad esempio come schiuma per gli imballaggi, e per fabbricare per le “carrozzerie” di computer ed elettrodomestici.
Decomponendosi, il polistirene rilascia in mare sostanze fra cui il gli stireni, cancerogeni, e il Bisphenol A (detto anche Bpa o bisfenolo), che può disturbare le funzioni ormonali e riproduttive.
Queste sostanze, dice il ricercatore giapponese, sono rilevabili alla concentrazione di parti per milione. E vengono, ovviamente, a contatto con la vita marina.
Cosa succede a chi mangia pesci rimasti a contatto per tutta la vita col Bisphenol A e con simili schifezze? Lo studioso giapponese non indaga. Non è questo l’oggetto della sua ricerca, d’altra parte. Io però non posso fare a meno di chiedermelo…
Il comunicato stampa rilasciato durante il meeting dell’American Chemical Society: la plastica non è indistruttibile ma si decompone in mare rilasciando sostanze pericolose
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