Nonostante la neve del’inverno scorso i ghiacciai alpini hanno perso estensione e spessore
I ghiacciai alpini continuano a ritirarsi. Quest’estate si sono ridotti ulteriormente nello spessore e nell’estensione. Le somme si tireranno a fine settembre, ma il Comitato glaciologico italiano ha diffuso le prime stime.
Può sembrare incredibile: l’inverno è stato ragionevolmente freddo, la neve sulle Alpi non è certo mancata. Eppure…
Le Alpi, ancora in questi giorni, hanno un aspetto che non si vedeva più dalle estati dei primi Anni Ottanta: si possono ancora incontrare chiazze di neve poco al di sopra del 2.000 metri, nei punti più riparati.
Ma questo non è sufficiente. L’estate è stata decisamente calda, ce ne siamo accorti tutti, e ad alta quota la temperatura si è mantenuta al di sopra dello zero anche di notte e al mattino presto: cosa che normalmente non avrebbe dovuto accadere.
E’ il nocciolo del problema. Possiamo metterla anche in questi termini: l’estate è stata più calda di quanto l’inverno sia stato freddo e ricco di precipitazioni. Così la neve caduta sui bacini collettori dei ghiacciai se n’è andata tutta.
Di conseguenza, secondo le prime stime del Comitato glaciologico italiano, i ghiacciai rispetto all’estate scorsa hanno perso alcuni metri di spessore e 10-15 metri di lunghezza.
Su Ticino On Line nonostante la neve dell’inverno scorso i ghiacciai alpini hanno perso estensione e spessore
Comitato glaciologico italiano
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