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Abbattute per produrre l’ecstasy. Il traffico di droga fa sparire le foreste della Cambogia

3 settembre 2009 0 commenti

deforestazioneConsumare ecstasy fa male all’ambiente, oltre che alla salute. In Cambogia le foreste delle riserve naturali vengono devastate per ricavare clandestinamente da un particolare tipo di alberi il safrolo, la sostanza a partire dalla quale si confeziona la droga.

Sparisce così un ambiente che ospita decine di specie a rischio di estinzione, fra cui l’elefante asiatico e la tigre dell’Indocina.

La gente del posto, poi, si spacca la schiena dalla fatica e guadagna giusto due spiccioli. Quelli che si arricchiscono, ovviamente, sono i trafficanti internazionali. I dettagli.

Un bel servizio sulla produzione clandestina di ecstasy che distrugge le foreste cambogiane è uscito su Global Post. Tratteggia una situazione analoga a quella della Colombia, dove per produrre un grammo di cocaina vengono distrutti quattro metri quadrati di foresta pluviale.

In Cambogia, il safrolo che è alla base della produzione dell’ecstasy viene ricavato bollendo e distillando le radici di un albero chiamato Cinnamomum parthenoxylon.

Questo albero non ha un nome in italiano. E’ a rischio di estinzione, o almeno è raro e in Vietnam è considerato danneggiata in modo critico. Nessuno sa quanti alberi di questa specie esistono ancora al mondo. In Cambogia, sopravvivono soprattutto nelle riserve naturali: e lì appunto vengono abbattuti.

Da un albero si ricavano una ventina di litri di safrolo: e durante il processo di distillazione viene bruciato il legno di altri sei alberi. Anch’essi abbattuti clandestinamente sul posto, cioè sempre nelle riserve naturali.

Le operazioni sono effettuate per pochi soldi dalla gente del posto: non hanno idea del prezzo dell’ecstasy in Occidente. Ancora la gente del posto trasporta a spalle, con enorme fatica, i carichi di sarfolo attraverso la foresta fino in Tailandia o in Vietnam, dove le organizzazioni di narcotraffico provvedono alla raffinazione e alla commercializzazione.

Il governo cambogiano cerca di contrastare le distillerie clandestine di safrolo e il connesso abbattimento illegale di alberi. Le operazioni portano al sequestro di centinaia di barili di safrolo: fate un po’ il conto degli alberi abbattuti cui corrispondono. Il traffico, però, non accenna a interrompersi.

Su Global Post abbattute per produrre l’ecstasy. Il traffico di droga fa sparire le foreste cambogiane

Foto Flickr

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