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Ricavare energia elettrica dall’incontro fra l’acqua dolce di un fiume e l’acqua salata del mare

3 settembre 2009 0 commenti

estuarioRicavare energia elettrica pulita e rinnovabile dall’incontro fra l’acqua dolce di un fiume e l’acqua salata del mare in cui esso si getta. L’idea non è esattamente nuovissima: un impianto del genere, ad esempio, è allo studio in Olanda.

Ma ora Doriano Brogioli, dell’ Università di Milano-Bicocca, ha pubblicato sull’ultimo numero del prestigioso Physical Review Letters un lavoro grazie al quale il processo, finora piuttosto costoso, potrà avvenire in modo economico. Ecco di cosa si tratta.

Energia, sebbene invisibile, si genera alle foci di tutti i fiumi del mondo. E’ la “blue energy” o energia osmotica, conosciuta dagli Anni 50 ma finora poco sfruttata. Desalinizzare l’acqua del mare richiede molta energia, ma l’energia si produce quando avviene l’operazione inversa. Si tratta però di raccoglierla. Come?

In estrema sintesi, il procedimento proposto da Broglioli può essere descritto come l’inverso della desalinizzazione.

Prevede di mettere in un serbatoio l’acqua salata del mare – che contiene cloruro di sodio – a contatto con due elettrodi, uno con carica positiva e l’altro con carica negativa: attorno ad essi si radunano, rispettivamente, gli ioni di cloro e quelli di sodio.

Poi si immette nel contenitore acqua dolce. Gli ioni che erano attorno agli elettrodi si diffondono nell’acqua, e in questo modo si genera energia.

Finora i sistemi per ricavare energia dall’incontro di acqua dolce e salata prevedevano il costoso impiego di membrane osmotiche. Il metodo di Broglioli consente di ricavare la stessa quantità di energia elettrica, ma con una spesa molto inferiore.

Su Physical Review Letters energia elettrica dall’incontro di acqua dolce e acqua salata. L’articolo è a pagamento; solo il riassunto è gratuito

Da Physorg il metodo di Doriano Broglioli per ricavare energia elettrica dall’incontro fra acqua dolce e acqua salata

Foto Flickr

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