Il tempio romano buttato in discarica a Sora. Le risposte della Soprintendenza
Non mi va proprio giù il tempio, o comunque il grande edificio romano finito in discarica a Sora. Un pezzo del passato collettivo buttato via in modo barbaro. Ma non solo. E’ anche una sorprendente incongruenza (per non dire altro…) rispetto alle leggi che tutelano il patrimonio archeologico.
Se io trovo anche solo una monetina romana zappando l’orto, non me la posso tenere e devo avvertire la Soprintendenza, affinchè non vada sprecata e dispersa neppure quella minuscola testimonianza della storia.
I resti di un tempio invece sono in discarica: basta attrezzarsi, ed è possibile prendersi, altro che una monetina! Ho intervistato Alessandra Gatti, della Soprintendenza Archeologica per il Lazio.
Prima un brevissimo riassunto delle puntate precedenti: nel 2001 ignoti hanno seminato nelle discariche, nei campi e perfino nelle strade di Sora gran quantità di blocchi di pietra scolpiti e lavorati, provenienti da un edificio di età romana. Una parte di questo materiale è tuttora in una discarica.
Ovvio: un cantiere edile si è imbattuto nei resti archeologici, e i proprietari hanno preferito disfarsene piuttosto che procedere al recupero. I pezzi migliori sono stati scaricati nottetempo in una via della città: non esattamente il luogo più opportuno per farli sparire in gran segreto. E’ in corso un processo che, dopo tutti questi anni, non è ancora arrivato a sentenza.
Ed ecco l’intervista ad Alessandra Gatti. La prima parte, almeno. Le ho anche fatto altre domande sulla natura e sulle dimensioni dell’edificio perduto.
Dottoressa Gatti, possibile? Nella discarica di Sora io posso prendermi dei pezzi di un tempio romano…
“Abbiamo recuperato e studiato 469 pezzi dalla discarica, omogenei a quelli che furono scaricati per strada. Ora sono in un magazzino, la speranza è che vadano nel museo civico in corso di allestimento”.
Sì, ma nella discarica ne sono rimasti altri
“Noi abbiamo lavorato su quello che compariva in superficie. Si può anche pensare che sotto ci sia altro materiale, portato lì con sversamenti precedenti. E’ stato il Comune di Sora a finanziare il recupero dei resti: e a un certo punto i soldi sono finiti. Abbiamo scritto e sollecitato in tutti i modi. Niente”.
Per recuperare un tempio romano buttato in discarica si poteva anche fare uno sforzo…
“Qui alla Soprintendenza non abbiano soldi neanche per comprare la carta. Uno non può fare Atlante, e reggere tutto il mondo sulle sue spalle”
Resta il fatto che se trovo nell’orto una moneta romana devo consegnarvela…
“Vero”
…mentre posso prendermi un pezzettino di tempio romano dalla discarica. La foto qui sotto è stata scattata quando il sito è appena diventato accessibile.
Ora ci sono soltanto cresciute sopra delle erbacce. E a proposito: non sono neanche certe le dimensioni e la funzione dell’edificio perduto. Ne riparleremo, dicevo.