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Salvare il tonno rosso vietadone il commercio internazionale, la proposta rischia di naufragare

8 settembre 2009 0 commenti

tonnoVietare il commercio internazionale del tonno rosso inserendolo nella lista Cites delle specie minacciate, così da salvarlo dall’estinzione.

La proposta del Principato di Monaco, scrive l’Independent, rischia di naufragare. L’Unione Europea non riesce a trovare una posizione comune: Malta si oppone fermamente, Italia e Spagna fanno resistenza.

Il tonno rosso del Mediterraneo e dell’Atlantico è diminuito dell’80% negli ultimi decenni. Non è, di solito, quello che finisce nelle scatolette dei supermercati. E’ esportato quasi tutto in Giappone: che sta anch’esso muovendosi affinchè il commercio internazionale non cessi.

Le catture del tonno rosso sono, anzi sarebbero, “contingentate” a livello internazionale per evitare il collasso degli stock. Ma la quantità di tonno rosso che è possibile pescare legalmente è comunque superiore a quella raccomandata dagli scienziati.

E poi c’è il problema della pesca illegale, in cui si distingue anche l’Italia, alimentata dagli alti prezzi spuntati sui mercati internazionali e resa possibile dagli scarsi controlli.

Di qui la proposta avanzata a luglio dal Principato di Monaco: inserire il tonno rosso nell’elenco delle specie Cites di cui è vietato il commercio internazionale. Le esportazioni in Giappone cesserebbero. Sarebbe possibile solo la pesca finalizzata al consumo locale.

Le sorti del tonno rosso saranno decise a marzo, durante una riunione della commissione Cites alla quale l’Unione Europea vuole presentarsi con una posizione comune. Deve stabilire la sua linea in questi giorni: ma è nettamente divisa al suo interno, scrive l’Independent.

Il commissario all’Ambiente Dimas è favorevole all’inserimento del tonno rosso nell’elenco Cites. Il commissario alla Pesca Borg è decisamente contrario. Idem Malta, dove la pesca del tonno dà lavoro a 1000 dei 400.000 residenti.

Anche l’Italia e la Spagna puntano i piedi, scrive l’Independent.

A favore si sono schierati invece, almeno inizialmente, la Francia (che pure è interessatissima alla pesca del tonno rosso), la Germania, la Gran Bretagna e l’Olanda. Ma, sempre secondo l’Independent, ultimamente la determinazione di questi Paesi si è intiepidita.

Sull’Independent salvare dall’estinzione il tonno rosso vietandone il commercio internazionale, la proposta rischia di naufragare

Foto Flickr

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