Ambiente e sovrappopolazione. Uno studio: investire in contraccettivi per salvare la Terra
I problemi ambientali e la sovrappopolazione sono strettamente intrecciati, è risaputo. Ma la conclusione cui sono giunti in Inghilterra è sorprendente: i contraccettivi sono lo strumento più efficace e meno caro per ridurre le emissioni di anidride carbonica, il gas dell’effetto serra.
Lo dice la London School of Economics, autrice del rapporto “Fewer emitters, lower emissions, less cost” commissionato dall’associazione Optimum Population Trust.
Hanno calcolato quanto costerebbe ridurre le emissioni generalizzando l’uso di tecnologie a basso impatto ambientale, e quanto costerebbe raggiungere il medesimo obiettivo investendo invece in contraccettivi.
Il principio di base è ovvio: meno siamo, meno abbiamo bisogno di usare le energie fossili che comportano l’emissione di anidride carbonica, il principale gas dell’effetto serra.
E dunque, ha calcolato la London School of Economics, sette dollari spesi in contraccettivi consentono di ridurre le emissioni globali di anidride carbonica di oltre una tonnellata nel giro di quarant’anni: e del resto, dice il comunicato stampa di Optimum Population Trust, secondo le Nazioni Unite il 40% delle gravidanze non sono programmate.
Ridurre le emissioni sempre di una tonnellata in quarant’anni costerebbe invece 32 dollari se si facesse ricorso alle tecnologie a basso impatto ambientale.
Riferendo il calcolo alla situazione della Gran Bretagna, dice ancora Optimum Population Trust, la pianificazione familiare – il controllo delle nascite, per dirlo in maniera meno soft – consentirebbe di rudurre le emissioni di anidride carbonica di 34 gigatonnellate entro il 2050: circa sei volte le emissioni attuali degli Stati Uniti, circa 60 volte le emissioni annuali della Gran bretagna.
Per questo Optimum Population Trust chiede di trattare anche la questione demografica durante la conferenza sul clima che si svolgerà a Copenhagen in dicembre.
Il ragionamento secondo me non fa una piega. Però bisognerebbe sottolineare anche la diversa quantità di emissioni legate alla vita di un occidentale e di un abitante dei Paesi poveri. Non c’è confronto.
Ognuno dei nostri bambini – ognuno di noi – consuma risorse, inquina, brucia energie fossili in quantità industriale. Nel Sud del pianeta, invece, per amore o per forza lo stile di vita è molto diverso, e l’impatto ambientale di una singola esistenza umana è molto più basso.
Questo premesso, attualmente sulla Tera vivono oltre 6,7 miliardi di persone, ma in Italia le culle vuote sono trattate come un’emergenza nazionale..
Il comunicato stampa dell’Optimum Population Trust: ambiente e sovrappopolazione. Investire in contraccettivi per salvare la Terra
Il rapporto completo commissionato dall’Optimum Population Trust: “Fewer emitters, lower emissions, less cost”
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