Home » » blogeko, Fonti »

Sull’Autobrennero un impianto per produrre idrogeno destinato alle auto. Soldi ben spesi?

23 settembre 2009 0 commenti

distributore di idrogenoA Bolzano lungo l’Autobrennero lunedì è stata posata la prima pietra di un impianto pilota per la produzione, lo stoccaggio e la distribuzione di idrogeno. Costerà 9,58 milioni di euro.

I veicoli useranno l’idrogeno come carburante: niente gas di scarico inquinanti, niente benzina la cui combustione provoca l’effetto serra. Spesso questo viene accolto come una rivoluzione ecologica e produce una standing ovation.

Però l’idrogeno non mi convince, neanche quando (come in questo caso) viene prodotto con energia elettrica da fonti rinnovabili e quindi, di nuovo, a inquinamento zero. Seguitemi, cercherò di spiegare.

I luoghi più vicini dove è possibile procurarsi l’idrogeno puro sono Saturno e la superficie del Sole. Qui sulla Terra l’idrogeno puro non c’è, anche se questo elemento è abbondantissimo: la molecola dell’acqua è composta da due atomi di idrogeno e da uno di ossigeno.

A Bolzano otterranno appunto l’idrogeno dall’acqua, tramite elettrolisi. Tagliando il concetto con l’accetta: in seguito all’azione della corrente elettrica (qui si tratta di energia idroelettrica, e dunque rinnovabile), ogni molecola d’acqua viene scissa in ossigeno e idrogeno.

Però quasi un terzo dell’energia impiegata per ottenere l’idrogeno se ne va sotto forma di calore. Il comunicato stampa di Autobrennero parla, sì, di recupero del calore per il riscaldamento e il teleriscaldamento: ma non specifica quanto di questo calore verrà recuperato.

Per mettere in movimento i veicoli, poi, l’idrogeno viene nuovamente convertito in energia elettrica. E ancora una volta in questa operazione va sprecata una parte dell’energia.

In sostanza: scindere in ossigeno e idrogeno un litro d’acqua richiede circa 6,3 kwh di energia elettrica. Il contenuto energetico dell’idrogeno così prodotto corrisponde approssimativamente a 4,41 kwh di energia chimica. Se si vuole nuovamente ricavare energia elettrica da quello stesso idrogeno, si ottengono circa 2,2 kwh di energia elettrica.

L’idrogeno è dunque totalmente illogico? Non sempre: può essere un buon sistema per immagazzinare l’energia elettrica da fonti rinnovabili, se e quando sarà prodotta in quantità superiore al consumo immediato. Ma non è questo il problema che devono risolvere a Bolzano.

Le auto a idrogeno in circolazione sono decisamente rare. Le auto elettriche invece non sono più mosche bianche.

Ecco perchè storco il naso. Se l’energia elettrica rinnovabile utilizzata per produrre l’idrogeno venisse semplicemente messa a disposizione dei veicoli elettrici, si raggiungerebbe lo stesso risultato – traffico che non inquina – senza sprecare energia. E senza neanche spendere tutti quei 9,58 milioni di euro.

Il comunicato stampa: sull’Autobrennero un impianto pilota per la produzione, lo stoccaggio e la distribuzione di idrogeno

Il comunicato stampa della provincia di Bolzano: impianto per l’idrogeno sull’Autobrennero

Dall’Università Federico II di Napoli La produzione di idrogeno per via elettrolitica

Leggi Rifkin e l’idrogeno che non c’è

Grazie a Adriano per la segnalazione

Foto Flickr

Condividi: Digg del.icio.us Facebook Google OKnotizie Technorati Wikio