Le emissioni di anidride carbonica in Italia. L’Enel è in cima alla graduatoria
L’Enel è in cima alla graduatoria dei “grandi inquinatori” per il terzo anno consecutivo. Ieri Greenpeace ha diffuso i dati italiani 2008 relativi alle emissioni di anidride carbonica (il gas dell’effetto serra) da parte di settori produttivi, imprese e singoli impianti.
I dati mostrano che l’Italia ha di nuovo superato il “tetto” di emissioni previsto dalle norme europee a difesa del clima: e dunque va incontro a una pesante sanzione. Ecco la graduatoria dei “grandi inquinatori”.
La tabella qui sotto mostra le emissioni 2008 di anidride carbonica dei grandi gruppi industriali. E’ stata redatta (come quella seguente) da Greenpeace in base a dati del Registro Europeo e di Carbon Market.
Lo sforamento delle quote assegnate riguarda i settori termoelettrico e della raffinazione. Altri settori, invece, hanno rispettato i tetti.
Questa invece è la tabella dei singoli impianti italiani con le più alte emissioni di anidride carbonica. In cima alla classifica ce ne sono tre situati a Taranto: la centrale Enel a carbone, l’Ilva e lo stabilimento Edison.
Anche se hanno “sforato” il tetto europeo per nove milioni di tonnellate, le emissioni italiane di anidride carbonica sono state più basse che nel 2007: sei milioni di tonnellate in meno. Infatti la recessione ha causato un calo generalizzato delle emissioni.
Da Greenpeace le emissioni di anidride carbonica in Italia. L’Enel è in cima alla graduatoria
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