Problemi ambientali e sovrappopolazione. Meglio limitare i consumi o la crescita demografica?
Torno sul nesso fra problemi ambientali e sovrappopolazione, che di recente ha scaldato gli animi su questo blog. Ho già sottolineato un punto: il pianeta va in crisi per i consumi eccessivi di pochi prima ancora che per i suoi quasi 7 miliardi di abitanti.
A partire da questo fatto, un articolo pubblicato sul New Scientist rovescia la prospettiva: per risolvere i problemi ambientali bisogna mettere un freno ai consumi della parte ricca del genere umano, non alla crescita demografica: che sta già frenando da sola.
A sostegno di questa teoria, vengono pubblicati i dati che mostrano come i consumi e la conseguente produzione di inquinamento sono ripartiti in modo spaventosamente disomogeneo fra i quasi 7 miliardi di esseri umani che popolano la Terra.
Il New Scientist mostra la ripartizione dei consumi sulla Terra “traducendoli” in emissioni pro capite di anidride carbonica, il gas dell’effetto serra che si sprigiona nell’atmosfera in seguito all’uso di energie fossili.
E’ una “traduzione” condivisibile. Tutto ciò che consumiamo richiede energia, che è perlopiù di origine fossile. Ci vuole energia per produrre qualsiasi bene, dalla maglietta al computer ai generi alimentari.
Ebbene, il 7% della popolazione mondiale – 475 milioni di persone su 6,8 miliardi – è responsabile del 50% delle emissioni planetarie di anidride carbonica. Significa che il 7% della popolazione mondiale si ripartisce il 50% dei consumi totali.
Simmetricamente il 50% della popolazione mondiale – i più poveri – è responsabile di appena il 7% delle emissioni. E dunque circa 3,4 miliardi di persone si ripartiscono appena il 7% dei consumi globali.
I 6,8 miliardi di esseri umani che popolano la Terra crescono al ritmo di 75 milioni di individui all’anno, nota il New Scientist. E’ effetto del baby boom dei decenni scorsi: quei bambini ormai sono diventati adulti e si riproducono.
Però in tutto il mondo ogni nuova generazione mette al mondo meno figli di quella che l’ha preceduta.
Dunque la popolazione umana tende a stabilizzarsi più che ad aumentare. E se anche la crescita demografica cessasse già domattina, dice ancora il New Scientist, non avremmo ancora risolto i problemi della Terra.
Non li avremmo risolti perchè un solo europeo, un solo americano produce emissioni – o consuma – quanto un intero villaggio africano.
Sul New Scientist problemi ambientali e sovrappopolazione. Meglio limitare i consumi o la crescita demografica?
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