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Rifiuti tossici e radioattivi dell’Enea e dell’Eni nel relitto del Cunsky affondato in Calabria

1 ottobre 2009 0 commenti

relittoCi sarebbero addirittura rifiuti tossici e-o radioattivi provenienti dall’Enea e dall’Eni nella stiva del Cunsky, la nave affondata al largo di Cetaro, in Calabria, e individuata grazie ad un pentito della ‘ndrangheta.

Non risulta che il ministero dell’Ambiente abbia disposto alcunchè per effettuare recupero e bonifica. Tanto che l’assessore all’Ambiente della Regione Calabria vuole rivolgersi all’Unione Europea.

Tutrto ciò che si sa a proposito del carico di veleni del Cunsky deriva dal filmato realizzato da un robot mandato dalla Regione Calabria ad ispezionare il relitto di cui aveva parlato il pentito.

L’ingrandimento di alcuni fotogrammi ha permesso di stabilire che i due fusti adagiati nelle immediate vicinanze dello squarcio presente sulla fiancata della nave sono contenitori comunemente utilizzati per il trasporto di rifiuti speciali, tossici o radioattivi.

Ma non solo. Il Quotidiano della Calabria scrive che forse i servizi segreti avevano stretto un patto con la ’ndrangheta per fare sparire il Cunsky con il suo carico di fusti pieni di veleni

Ancora secondo Il Quotidiano della Calabria, la nave “conterrebbe rifiuti tossici provenienti dall’Enea e dall’Eni, enti pubblici o a partecipazione statale, che certo potrebbero ricorrere ad ogni mezzo (e di mezzi ne hanno a iosa) per evitare che si arrivi alla verità, una verità per loro quanto meno imbarazzante”. Testuale.

Il Quotidiano della Calabria accosta queste rivelazioni ai segnali che “non sembrano incoraggianti” arrivati dai palazzi romani a proposito del Cunsky.

Sono passati ormai 18 giorni dall’individuazione del relitto. Nonostante le promesse – coinvolgeremo anche la Nato, ha detto il ministro dell’Ambiente Prestigiacomo – non si ha notizia di alcun piano di recupero dei rifiuti contenuti nella nave.

Anche l’assessore all’Ambiente della Regione Calabria dice di non aver saputo nulla dal ministero dell’Ambiente. Si dichiara stupito del fatto che “di una questione così grave non se ne sia parlato in un Consiglio dei Ministri”. Annuncia di voler fare una “denuncia politica” a Bruxelles e di voler coinvolgere il commissario all’Ambiente dell’Unione Europea.

Un patto fra ‘ndrangheta e servizi segreti. Una nave affondata con rifiuti tossici di Enea e di Eni. Sospetti terribili. Il fatto che non si stia procedendo al recupero non aiuta a dissiparli. Aiuta invece a pensare che quei dubbi dovremo tenerceli per sempre: e che non si voglia fare chiarezza.

Da Il Quotidiano della Calabria rifiuti tossici e radioattivi dell’Enea e dell’Eni nel relitto del Cunsky affondato in Calabria

Da Greenreport Governo immobile sulla nave dei veleni

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