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Nel 2010 probabile fine degli incentivi statali per gli impianti fotovoltaici attraverso il conto energia

2 ottobre 2009 0 commenti

pannelli solariLa buona notizia è che nel 2010 probabilmente verranno raggiunti i 1.200 MW negli impianti fotovoltaici installati in Italia.

La cattiva notizia è che con questa soglia si dovrà rivedere – leggi: ridurre – l’incentivo statale alla produzione di energia solare fotovoltaica attualmente erogato attraverso il conto energia.

Il sottosegretario allo Sviluppo Economico ha dichiarato che la riduzione degli incentivi sarà graduale. Voi ci credete o pensate che questo Governo non veda l’ora di calare la scure per contenere le spese?

Del resto, il centro destra ha approvato una mozione contro il solare termodinamico, argomentando che è meglio spendere i soldi per il nucleare.

Dal 2005 il conto energia prevede incentivi per i privati che immettono nella rete elettrica nazionale l’energia solare. I finanziamenti per le energie rinnovabili sono tratti da una voce della bolletta dell’energia elettrica, chiamata A3, pagata da tutti gli italiani.

La voce A3 della bolletta assorbe circa il 7,5% delle bollette e da essa sono tratti finanziamenti per tutte le energie rinnovabili e per quelle ad esse assimilate. Assimilato alle rinnovabili è l’incenerimento dei rifiuti: il famigerato Cip6. Che ha la parte del leone.

Nel 2006 (i dati più recenti), le “assimilate” hanno succhiato dalle nostre tasche attraverso le bollette 4 miliardi di euro, mentre solo 1,2 miliardi sono finiti alle vere rinnovabili.

Di toccare i Cip6 non si parla. Si fa un gran parlare invece della necessità di diminuire le tariffe incentivanti del conto energia. Secondo il responsabile area sviluppo Italia di Enel Green Power, “l’industria ha il dovere di creare una vera concorrenzialità nelle energie rinnovabili, occorre cioè pensare di poter fare a meno degli incentivi nel più breve tempo possibile”.

Ma guarda che strano. La buttano sul liberismo, sulla concorrenza: eppure nessuno sembra preoccuparsi di applicare il principio di concorrenzialità alla produzione dell’energia elettrica derivante dall’incenerimento dei rifiuti. Eppure, ebbe a riconoscerlo anche Bertolaso: senza i finanziamenti Cip6 l’incenerimento dei rifiuti sarebbe antieconomico. Oppure vogliamo dare un’occhiata ai sussidi statali per l’uso delle energie fossili?

E poi, soprattutto, secondo me il mercato e la concorrenza non sono il sommo bene. Vivono di una logica tutta propria, che non collima affatto con le necessità dell’uomo e del pianeta.

Le energie fossili e l’incenerimento dei rifiuti comportano inquinamento ed emissione nell’atmosfera di schifezze varie fra cui l’anidride carbonica, il gas dell’effetto serra. L’energia pulita ricavata dal sole non ha questi effetti collaterali, e nemmeno si esaurisce, come inevitabilmente prima o poi sono destinati a fare petrolio, carbone, gas e tutte le altre materie prime.

Avere energia pulita ed inesauribile, questa sì è una necessità. Non mi sembra che gli incentivi a produrre energia fotovoltaica vadano rivisti al ribasso: anzi.

Su Casa & Clima gli impianti fotovoltaici si avviano verso i 1200 MW, caleranno gli incentivi del conto energia

Sul Sole 24 Ore nel 2010 probabile fine degli incentivi statali per gli impianti fotovoltaici attraverso il conto energia

Da Pmi calo solo graduale per gli incentivi del conto energia

Foto Flickr

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