Ricavare energia elettrica dal traffico. Iniziato l’esperimento lungo un’autostrada in Israele
L’esperimento ha preso corpo. I dispositivi per ricavare energia elettrica dal traffico sono stati installati la scorsa settimana lungo un breve tratto di autostrada in Israele.
I guidatori, pare, neanche se ne accorgono. A pochi centimetri di profondità sotto l’asfalto sono collocati materiali piezoelettrici, in grado di trasformare in elettricità la pressione che viene esercitata su di essi: in questo caso, quella generata dal passaggio dei veicoli. E’ lo stesso principio utilizzato dal pavimento dell’eco night club di Londra.
L’idea è stata sviluppata dalla società Innowattech. Per ora soltanto una decina di metri di autostrada sono stati attrezzati per produrre energia elettrica, che viene stoccata in batterie ed è destinata ad essere usata per luci e segnali stradali.
La prospettiva, tuttavia, è di usare l’energia elettrica generata dal traffico per gli edifici situati nelle vicinanze dell’autostrada, così da diminuire i costi relativi a trasporto e distribuzione.
Si calcola che il passaggio di 600 veicoli in un’ora lungo un chilometro di autostrada possa generare 200 Kwh, sufficienti alle necessità di circa 250 abitazioni.
Il costo? Sempre lungo un chilometro di autostrada è necessario installare circa 3000 generatori, ciascuno del prezzo di 30 dollari. Secondo Innowattech l’investimento produce un utile nel giro di quattro-sette anni.
Non solo le autostrade. Innowattech si sta attrezzando per ricavare energia elettrica dai marciapiedi, e sta valutando la possibilità di estendere il principio anche ai binari ferroviari e alle piste degli aeroporti.
sul Jerusalem Post raccogliere energia elettrica dal traffico. Iniziato l’esperimento lungo un’autostrada in Israele
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