Produrre biocarburante dalle alghe trasformando un grattacielo in disuso in un’azienda agricola
Trasformare un grattacielo in disuso in un’azienda agricola urbana e verticale per coltivare alghe da cui ricavare biocarburante: un biocarburante che, a differenza di quello prodotto a partire da colture alimentari come il mais, non ha lo spiacevole effetto collaterale di affamare il mondo.
Il progetto si chiama Eco-pod: è affascinante e avveniristico, ed è stato avanzato da uno studio di architettura insieme ad un laboratorio di design. Darebbe una nuova vita ad un edificio di Boston che è stato famoso, e che la crisi economica ha trasformato in un guscio vuoto.
Il centralissimo grattacielo di Boston candidato a diventare un’azienda agricola verticale per la coltivazione di alghe era fino a poco tempo fa la sede della Filene’s Basement, una catena di negozi d’abbigliamento.
Si tratterebbe ora di rivestirlo di moduli prefabbricati componibili, deputati appunto alla crescita delle alghe. La struttura dovrebbe anche avere zone da usare come spazi pubblici, accessibili a tutti, e fungere da incubatoio di ricerca.
I moduli per coltivare le alghe rimarrebbero sulla facciata del grattacielo soltanto in attesa di una decisione sul destino definitivo dell’edificio. Qualora esso tornasse ad essere usato, i contenitori verrebbero semplicemente smontati e portati sulla facciata di un altro stabile temporaneamente inutilizzato.
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