Il 31 ottobre rischiano di sparire quasi tutti i parchi nazionali
Quasi tutti i parchi nazionali rischiano di sparire. Il requiem è fissato per il 31 ottobre, a meno che il Governo non intervenga esplicitamente per salvarli.
Le disposizioni ammazza-parchi sono nella legge su sviluppo e semplificazione dell’estate scorsa. Falcidiava gli enti pubblici non economici (come i parchi nazionali, appunto) con meno di 50 dipendenti. Ora la faccenda è arrivata al dunque.
I calcoli sull’aspettativa di vita dei parchi nazionali si desumono da un’interrogazione presentata dal senatore Della Seta: gli enti pubblici non economici con meno di 50 dipendenti spariranno se entro il 31 ottobre non saranno emanati regolamenti di riordino. Dei quali finora non c’è traccia.
In ogni caso, anche se i parchi nazionali sopravviveranno, verranno comunque sottoposti a riassetto. Cosa questo significhi, al momento solo la fantasia può dirlo.
I parchi nazionali in Italia sono 23. Nell’estate 2008, quando in nome della semplificazione fu decisa la falcidia dei piccoli enti pubblici, si cercò anche di calcolare quanti fra essi hanno più di 50 dipendenti, e dunque non rischiano la soppressione.
Ebbene, sarebbe certa la salvezza solo dei parchi nazionali “storici”: l’Abruzzo, il Gran Paradiso, lo Stelvio, il Pollino. Forse anche la Maiella-Gran Sasso.
Gli altri? Dalla legge 113 si direbbe che perderebbero autonomia decisionale e sarebbero incorporati, personale compreso, negli enti superiori.
I risparmi per lo Stato deriverebbero soltanto dall’abolizione dei consigli d’amministrazione, scriveva sempre la scorsa estate Il Resto del Carlino: dunque l’indennità di presidenti e vice e i gettoni di presenza dei consiglieri d’amministrazione, pari a 60 euro lordi.
Però incorporare i parchi nazionali in un ente superiore significa cancellare la loro identità ed affidarli a centri decisionali che hanno altro, ben altro, al centro della loro attività.
Significa diluire qualsiasi decisione che li riguardi all’interno di procedimenti burocratici più ampi e più complessi. Alla faccia della semplificazione. E alla faccia, soprattutto, dei parchi nazionali.
L’interrogazione del senatore Dalla Seta: il 31 ottobre rischiano di sparire quasi tutti i parchi nazionali
Il decreto legge su sviluppo e semplificazione del 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133
Dal Resto del Carino rischiano di sparire quasi tutti i parchi nazionali
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