Solar Decathlon, università in gara per costruire case che usano esclusivamente l’energia solare
La casa solare più bella e più efficiente. E’ in pieno svolgimento Solar Decathlon, la competizione fra 20 università degli Stati Uniti, del Canada e dell’Europa (niente italiani in gara) per progettare, costruire e far funzionare abitazioni che utilizzano esclusivamente l’energia del sole.
Solar Decathlon si tiene a Washington, con la sponsorizzazione del Dipartimento per l’Energia degli Stati Uniti. Domenica sarà scelto il vincitore. Il budget a disposizione delle squadre è limitato: ed è uno dei fattori che rende interessante la gara.
In questi giorni le venti case solari, complete di arredamento, sono aperte ai visitatori. Ciascuna ha una superficie che non arriva ai 75 metri quadrati.
La Lumenhouse della Virginia Tech ha pannelli scorrevoli sulle facciate esterne, per dosare al meglio la luce, e scorrevoli sono anche le pareti che dividono le stanze.
Gli spagnoli hanno pensato ad una soluzione decisamente avveniristica, sistemando i pannelli solari su una piramide rovesciata che ruota sul tetto per inseguire i raggi del sole. Il Black Cube dei tedeschi risponde a comandi inviati attraverso un Iphone.
Dall’Università del Minnesota un edificio che somiglia ad uno chalet rustico e che è stato studiato per usare al meglio l’energia del sole in latitudini settentrionali.
Ma i costi? Ogni squadra ha ricevuto dal Dipartimento per l’Energia 100.000 dollari, circa 67.000 euro: non certo una gran cifra, visto che deve bastare anche per mobili ed elettrodomestici. C’è la possibilità di aggiungere fondi propri, ma ovviamente i progetti tendono al risparmio.
Costa ad esempio 140.000 dollari chiavi in mano (94.000 euro circa) la Zero House della Rice University, realizzata con materiali di recupero.
Solar Decathlon, il sito della competizione
Sul Guardian Solar Decathlon, università in gara per costruire case che usano esclusivamente l’energia solare
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