Arriva a compimento la privatizzazione dell’acqua. Appello di Alex Zanotelli per la gestione pubblica
Sta arrivando a compimento in queste settimane la privatizzazione dell’acqua decisa dal Governo durante l’estate 2008. Alex Zanotelli, il missionario comboniano famoso per le sue battaglie a favore della giustizia e della pace, ha lanciato un appello per fermare questo processo.
L’acqua è un bene comune, un diritto fondamentale dell’umanità: per rispetto alla democrazia l’acqua deve essere di tutti, scrive Zanotelli. Ed ecco cosa sta succedendo all’acqua e come da pubblica sta diventando privata.
Nell’estate 2008, le “disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività” (legge 133/2008) disponevano che fosse assegnata in appalto a privati la gestione dei “servizi pubblici locali di rilevanza economica”: rifiuti, trasporti, gas, spazzatura. E acqua, appunto.
Il Consiglio dei Ministri, il 9 settembre scorso, ha approvato delle “modifiche” a questa legge. Ma non per stabilire che l’acqua resta pubblica. Anzi!
In base a queste “modifiche”, i servizi locali di rilevanza economica devono essere affidati attraverso gara a società miste, il cui socio privato deve essere scelto attraverso gara, deve possedere non meno del 40% ed essere socio “industriale”.
“In poche parole questo vuol dire la fine delle gestioni attraverso SPA in house e della partecipazione maggioritaria degli enti locali nelle SPA quotate in borsa”, riassume Zanotelli nel suo appello.
L’acqua – il bene supremo, indispensabile per vivere e sempre più scarsa – è stata trasformata in un business economico, in una fonte di profitto. E la privatizzazione “sarà pagata a caro prezzo dalle classi deboli”.
E’ avvenuto, prosegue l’appello, “grazie anche alla pressione di Confindustria per la quale in tempo di crisi, i servizi pubblici locali devono diventare fonte di guadagno. E’ la vittoria del mercato, della merce, del profitto. Cosa resta ormai di comune nei nostri Comuni?”
Zanotelli invita tutti a protestare contro la privatizzazione dell’acqua. Chiede ai parlamentari di discutere “la Legge di iniziativa popolare per una gestione pubblica e partecipata dell’acqua, che ha avuto oltre 400mila firme e ora ‘dorme’ nella Commissione Ambiente della Camera”.
Il religioso suggerisce inoltre una via per salvare l’acqua pubblica. Si tratta di premere perchè i Consigli comunali dichiarino l’acqua un bene comune, e il servizio idrico “privo di rilevanza economica”, affidandolo ad un’azienda pubblica speciale a totale capitale pubblico.
L’appello di Alex Zanotelli contro la privatizzazione dell’acqua
Da Acqua bene comune il testo delle disposizioni che portano a compimento la privatizzazione dell’acqua
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