Proposta di legge per i menu vegetariani e vegani nelle mense. Gli onorevoli presi per la gola
Dorme da tempo in Parlamento una proposta di legge che rende obbligatoria nelle mense l’offerta di pasti vegetariani e vegani accanto a quelli preparati con carne e altri prodotti animali.
La produzione di carne inquina e toglie cibo agli affamati. Però difficilmente la ristorazione collettiva offre piatti senza carne. Per svegliare la proposta di legge in letargo e accelerare il dibattito, alla Camera è stata organizzata una conferenza stampa; a seguire, il ristorante di Montecitorio ha messo a disposizione degli onorevoli un menu vegetariano.
E che menu! Mica la pasta e fagioli che rappresenta l’alternativa low cost ecologica ed etica alla carne. Sentite cosa hanno mangiato.
Hanno aperto il menu vegetariano offerto al ristorante della Camera un carpaccio d’anguria con panissa di ceci e salsa all’aceto balsamico e un gazpacho di verdura con crostini di melanzane. Come primi, lasagne con bolognese di formaggio vegetale e pesto di basilico; e riso arrostito con porcini e zucca, salsa allo zafferano.
Per secondo, valdostana di seitan e zucchine con maionese di mandorle e verdura al forno. Il dessert: bavarese di mele con salsa ai lamponi e biscotto di carruba.
Spero che il modo in cui gli onorevoli sono stati presi per la gola non metta in ombra i meriti della proposta di legge. Prevede che nelle mense scolastiche e aziendali e nei bar convenzionati per offrire servizio mensa debba essere sempre possibile avere pasti sia vegetariani sia vegani.
L’alimentazione vegetariana è quella che si limita a scartare la carne. Quella vegana fa anche a meno di qualsiasi prodotto animale: uova, latticini, miele.
Non si tratta solo di evitare a milioni di animali da macello una vita indegna e una morte crudele. Per produrre un chilo di proteine animali servono da tre a 10 chili di proteine vegetali: le mucche mangiano granaglie, non erba.
Gli affamati nel mondo ormai sono un miliardo. Credo che la loro situazione migliorerebbe se montagne di cibo non venissero utilizzate per produrre un paio di bistecchine.
Oltre che fame, una consistente fetta del genere umano ha sete. Ma per produrre un chilo di carne di manzo si impiegano 15.000-70.000 litri d’acqua: tanta ne serve per crescere il cibo con cui viene nutrito l’animale.
Infine il clima. Dal punto di vista dell’effetto serra, la carne è peggio dei Suv. La Fao ha calcolato che le emissioni di gas serra legate all’allevamento del bestiame sono analoghe a quelle prodotte dal traffico.
Attraverso carpaccio e gazpaco, e giù giù fino alla bavarese, tutti questi concetti sono ora affidati alla digestione degli onorevoli. Auguro loro che avvenga senza impedimenti.
La proposta di legge per i menu vegetariani e vegani nelle mense
Dal sito della Lav (Lega anti vivisezione) gli onorevoli presi per la gola. Il menu vegetariano al ristorante della Camera
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