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Alimentazione ecologica. La soia e il tofu sono un’alternativa davvero consigliabile alla carne?

22 ottobre 2009 0 commenti

tofuAlimentazione ecologica: se la carne ha un disastroso impatto ambientale forse che i problemi si risolvono mangiando il tofu, un preparato a base di soia ampiamente usato come sostituto?

Ho trovato la stima delle emissioni di anidride carbonica – il principale gas serra – derivanti dalla produzione del tofu: sono paragonabili a quelle legate all’allevamento dei polli.

Il problema non nasce dalla coltivazione della soia, ma dai successivi trattamenti cui essa viene sottoposta. La soluzione? Il cibo più ecologico è quello che va direttamente dal campo alla pentola, senza passaggi intermedi in stabilimenti industriali.

La stima sulle emissioni di anidride carbonica legate alla preparazione del tofu viene da Slate Magazine. Ebbene: la coltivazione in sè della soia (tanto più se biologica) ha un impatto ambientale piuttosto lieve. La produzione di un chilo di soia comporta l’emissione di 150-300 grammi di anidride carbonica.

A confronto, la produzione di un chilo di carne di pollo comporta l’emissione di 2,5 chili di anidride carbonica. Se si tratta poi di carne rossa, le emissioni di anidride carbonica vanno moltiplicate all’incirca per quattro: e si aggiunge anche il problema del metano – altro potente gas serra – rilasciato nell’atmosfera dai processi digestivi dei ruminanti.

Però non si mangia la soia così come arriva dal campo. Essa entra nell’alimentazione umana dopo vari trattamenti industriali: ad esempio appunto dopo essere diventata tofu, una sorta di “formaggio vegetale” che si ricava dal latte di soia.

Per produrre il tofu la soia viene ridotta in poltiglia, riscaldata, filtrata, pastorizzata, coagulata… Risultato: un chilo di tofu comporta l’emissione nell’atmosfera di circa due chili di anidride carbonica. Non poi molto meno del pollo, nota Slate Magazine.

Allargherei però il discorso. Un ragionamento analogo vale per tutti i cibi che presuppongono trattamenti industriali: tanto più se, prima di essere consumati, vengono trasportati da una parte all’altra del globo, producendo ulteriore inquinamento.

L’alimentazione più ecologica è quella che passa direttamente dal campo alla pentola. I legumi fanno bene, soprattutto se si evita la carne. Ma non c’è solo la soia. Si possono sperimentare ad esempio tanti piatti a base di ceci o le insalate di legumi nostrani: fave, piselli, lupini, fagioli.

Su Slate Magazine alimentazione ecologica. Soia e tofu hanno un impatto ambientale davvero più basso della carne?

Foto Flickr

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